Alpinismo

Extreme climbing: omaggio a D.Osman

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SAN FRANCISCO, Usa — E’ stato uno dei più grandi freeclimber di tutti i tempi. Nella sua breve ma intensa carriera ha compiuto imprese  ineguagliate e indimenticabili, e creato uno stile assolutamente inconfondibile. Ricorre oggi l’ottavo anniversario della morte di Dan Osman. Montagna.tv gli dedica un numero speciale.

Dan Osmam era nato l’11 febbario del 1963. La sua vita fu libera, selvaggia e anticonformista. Niente lavori fissi, notti in una capanna fra gli alberi. Insomma un "bohemiene" delle montagne.
 
Appassionato di sport estremi, Osman divenne famoso per il "free-soloing", la scalata a pareti verticali senza corde o altri dispositivi di sicurezza.
 
Stabilì un numero impressionante di record mondiali di salita. "Scalava quelle pareti di corsa, a una velocità impressionante" scrissero i giornali dell’epoca. Osman frantumò record su record su pareti verticali dello Yosemite National Park considerate fino ad allora impossibili da salire senza attrezzatura.
 
Ma, una volta arrivato in cima a questi colossi di pietra, ecco il suo numero più impressionante: la "caduta libera controllata". Ovvero il tuffo nel vuoto per centinaia di metri (400 il suo record) confidando solo sulla corda di sicurezza.
 
Delle sue incredibili scalate e relativi tuffi nel vuoto, Osman registrò molti video che lo resero famoso, facendolo diventare una star del freeclimbing. Qui sotto ve ne proproniamo alcuni.
 
Osman putroppo morì il 23 novembre del 1998, all’età di 35 anni, mentre stava volando in caduta libera controllata dalla celebre Leaning Tower (la stessa su cui nei mesi scorsi è morto Todd Skinner, altra star del free climbing), una parete verticale nello Yosemite National Park, alta 700 metri e che mette i brividi solo a vederla.
 
Dopo tanti salti simili, quella volta la corda di sicurezza non resse. L’esatta causa del cedimento non fu mai chiarita. Alcune fonti giornalistiche riportarono addirittuta la possibilità di un sabotaggio. Più probabilmente si trattò di un errore di valutazione dal punto di lancio. Certo è che per Osman non ci fu scampo.
 
 
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