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Valanga in pista a Valtournenche, salvi 7 sciatori

La seggiovia Bec Carre' al Colle Inferiore delle Cime Bianche (Photo Dovesciare.it)
La seggiovia Bec Carre' al Colle Inferiore delle Cime Bianche (Photo Dovesciare.it)

VALTOURNENCHE, Aosta — Paura ieri per sette sciatori sulle piste di Valtournenche, in Valle d’Aosta. Cinque adulti e due bambini sono rimasti coinvolti in una slavina scesa nel comprensorio sciistico di Cime Bianche. Il distaccamento, di grosse dimensioni, è caduto a circa 2.800 metri di quota ed è finito sulla sinistra della pista Bec Carrè. Fortunatamente tutte e sette le persone sono uscite illese, ma pare che l’accaduto sia da imputare ad alcuni sciatori che scendevano fuori pista nelle vicinanze e che con il loro passaggio avrebbero causato la valanga.

La slavina è caduta poco prima delle 13 di ieri e ha avuto un fronte di 60 metri e una lunghezza di 300 metri, scesi su tracciato battuto. Fortunatamente i sette sciatori coinvolti sono stati presi solo di striscio dal distaccamento, così che nessuno di loro ha riportato ferite o traumi, se non una grande paura. Le operazioni di ricerca, condotte da oltre cento persone tra poliziotti, uomini del Soccorso alpino, della protezione civile, finanzieri, maestri di sci, addetti alle piste di Valtournenche e di Cervinia, con l’aiuto di tre cani da valanga e di tre elicotteri, sono comunque proseguite fino alla sera, per verificare che nessun altro fosse rimasto sepolto sotto la neve.

Parallelamente lavoravano le forze dell’ordine, sulle tracce di tre sciatori in fuori pista che potrebbero aver causato la valanga col loro passaggio nelle vicinanze della pista Bec Carrè del comprensorio valdostano di Cime Bianche. Secondo quanto riferisce infatti il quotidiano La Stampa, due turisti laziali avrebbero testimoniato di aver visto tre freerider scendere in diagonale a neanche venti metri dalla vetta della cresta del Colle Inferiore delle Cime Bianche, circa dieci minuti prima che si staccasse la slavina.

I carabinieri quindi proseguono nelle indagini, e intanto per oggi la pista incriminata rimarrà chiusa per consentire gli accertamenti necessari. L’allerta per il rischio valanghe rimane alta: in questi giorni il pericolo è su tutto l’Arco alpino di grado 3 marcato, ma in alcune zone, soprattutto sulle montagne piemontesi, sale a livello 4, forte.

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