Pareti

Patagonia, Nardi e Di Donato tentano il Cerro Torre

Dal basso il Cerro Torre (Photo Mountainfreedom_Daniele Nardi)
Dal basso il Cerro Torre (Photo Mountainfreedom_Daniele Nardi)

EL CHALTEN, Patagonia — Daniele Nardi e Andrea Di Donato sono in Patagonia per tentare la vetta del Cerro Torre. La spedizione italiana è partita il 28 novembre per l’Argentina: l’obiettivo è leggendario “Grido di pietra”, con i suoi 800 metri di parete granitica e il suo fungo di ghiaccio sommitale.

Dopo l’arrivo a fine novembre, gli alpinisti sono rimasti nella cittadina di El Chalten circa una decina di giorni. “La Patagonia è bella anche per questo – scriveva Nardi sul blog della spedizione il 9 dicembre -. Qualcuno direbbe sopratutto per questo. Le attese sono lunghe, siamo in una Cabanas dal nome Puesto Sur nel centro, in attesa che il tempo per andare a scalare arrivi a bussarci alla porta”.

E infine così è stato, e i due alpinisti hanno potuto avvicinarsi alle splendide montagne patagoniche. Non sono molte le informazioni sui loro movimenti, attuali. Quello che si sa, sempre dal sito della spedizione, è che nei giorni scorsi Di Donato e Nardi hanno tentato la scalata al Cerro Standhardt, ma che poi hanno deciso di rinunciare, per via delle condizioni della neve.

Ora quindi le attenzione sono di nuovo focalizzate sull’obiettivo principe della spedizione, il Cerro Torre, che i due alpinisti dovrebbero salire dalla Via del Compressore.

“Tutti gli alpinisti hanno sognato almeno una volta nella loro vita di provare a scalare la “Torre del vento”, il Cerro Torre – ha affermato Nardi prima di partire -. A me fa più piacere definirlo un viaggio che una spedizione, un viaggio che nasce dalla voglia di scalare e mettersi alla prova. Partiremo con 40 chili di bagaglio al seguito per ciascuno, senza cargo o quant’altro”.

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