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La minaccia del Monte Bianco: ecco la caverna glaciale della Tête Rouse

Monte Bianco: la caverna della Tete Rouse
Monte Bianco: la caverna della Tete Rouse

SAINT GERVAIS, Francia — Le telecamere di David Autheman sono scese nelle viscere del ghiacciaio della Tête Rouse, sul versante francese del Monte Bianco, dove ristagnava la pericolosa minaccia a Saint Gervais: cinquantamila metri cubi d’acqua glaciale intrappolati ad 80 metri di profondità, pronti ad esplodere e riversarsi sul paese dove vivono almeno 9000 persone. Il pericolo è stato scongiurato grazie al tempestivo ed efficace lavoro delle squadre di ingegneri mandate dal governo, che per settimane hanno lavorato febbrilmente al drenaggio.

L’enorme “pozza” d’acqua subglaciale che minacciava St. Gervais era stata individuata a 3200 metri di quota e subito messa sotto monitoraggio. I lavori di drenaggio sono iniziati quest’estate e la sfida era quella di prosciugare la pozza entro l’inverno, per evitare che in primavera si rischiasse la catastrofe naturale. Secondo alcuni siti francesi, un fenomeno simile nel 1800, aveva provocato centinaia di morti.

Oggi, pare che il lavoro sia concluso. Secondo quanto riferito da Barrabes.com, dalle viscere del ghiacciaio sono stati estratti quasi cinquantamila metri cubi d’acqua, lasciando vuota una grande caverna a 75 metri di profondità. Là sotto – dove mai nessun uomo aveva potuto entrare – il sindaco di Saint Gervais ha mandato un cameraman e un fotografo, Pascal Tournaire e David Autheman, per documentare l’enorme abisso e il pericolo corso dalla sua comunità.

Il 13 ottobre scorso, le immagini delle caverne glaciali sono state mostrate alla cittadinanza, che ha ricevuto in omaggio una bottiglia d’acqua estratta dalla Tête Rouse. La bottiglia numero 1 è stata inviata al Presidente Nicolas Sarkozy, la numero 2 a Jean-Louis Borllo, Ministro dell’ecologia e la terza a Brice Hortefeux, Ministro degli Interni, come riconoscimento per il veloce intervento e l’aiuto prestati.

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