AlpinismoAlta quota

Eric Larsen e gli sherpa rientrati al base: primi commenti

Eric Larsen e gli Sherpa in cima all'Everest
Eric Larsen e gli Sherpa in cima all'Everest (Photo courtesy www.savethepoles.com)

KATHMANDU, Nepal — Tshering (Chhering) Sherpa, Pasang Temba Sherpa, Nima Dorje Taman, Pasang Dawa Sherpa e Dawa Gelzen Sherpa. Ecco i nomi dei 5 sherpa che hanno portato Eric Larsen sulla vetta dell’Everest venerdì scorso, unica cima autunnale degli ultimi quattro anni. Il gruppo è tornato al campo base ieri, sano e salvo. Ed ora arrivano i primi racconti della salita.

Larsen e i suoi sherpa hanno approfittato di una finestra di bel tempo che fortunatamente si è prolungata di alcune ore, grazie ad un ritardo delle raffiche di vento previste per la giornata di vetta. Il gruppo è arrivato in cima alle 12:30 con l’ossigeno.

“Pasang ed io siamo arrivati a Colle Sud per primi – racconta Larsen – e abbiamo montato la nostra tenda. Poi gli altri hanno montato l’altra e abbiamo riposato qualche ora. Non ho dormito nè lì, nè a campo 3 la notte precedente. Continuavo a pensare al tempo, alle nubi che potevano arrivare in anticipo, al vento che mi sembrava molto forte. Gli sherpa mi hanno tranquillizzato e alla fine mi sono solo fidato della mia squadra, del mio allenamento e della fortuna”.

“La salita da Colle Sud alla vetta non era attrezzata come in primavera – continua Larsen -. Così ci siamo dovuti attrezzare. Chhering ha deciso che lui e Pasang Lama sarebbero partiti alle 7 di sera per attrezzare la via. Nima e Dawa li avrebbero seguiti un’ora dopo e Pasang ed io avremmo iniziato a scalare attorno a mezzanotte”.

“Quando la radio ha gracchiato verso le 23.30 – prosegue l’alpinista – e Pasang mi ha detto che era ora di partire, ho avuto una morsa allo stomaco. Ho controllato tutto due volte, ho cercato di ripararmi dal freddo in ogni modo. E poi siamo partiti. Abbiamo camminato per molte ore al freddo e al buio. Non si vedeva niente, ma d’altra parte questo mi ha consentito di concentrarmi sull’unica cosa che dovevo fare. Scalare l’Everest”.

Raggiungendo la cima dell’Everest, Larsen ha toccato in meno di un anno tutti e tre i “poli” ghiacciati della Terra: il Polo Sud (2 gennaio scorso), il Polo Nord (22 aprile), e la cima della montagna più alta del mondo il 15 ottobre.

“Voglio ringraziare tutti per il supporto ricevuto – ha scritto Larsen sul suo blog ieri pomeriggio -. Parlo degli amici di Facebook come dei miei sherpa. Grazie a supporto di tutti loro sono riuscito a completare la Save the Poles expedition, la mia sfida per sensibilizzare il mondo sullo scioglimento dei ghiacci”.

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close