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Funghi peggio delle valanghe. Il Cnsas: è un'ecatombe, ecco le regole

INCIDENTI MONTAGNA: TANTE VITTIME TRA CERCATORI FUNGHI
Cercatore di funghi (Photo Ansa.it)

MILANO — Non parcheggiare la macchina in luoghi nascosti. Lasciar sempre detto dove si va. Vestirsi con abiti sgargianti, non mimetici, per favorire gli eventuali soccorsi. Utilizzare calzature adatte alla montagna, evitando assolutamente gli stivali di gomma. Non andare a funghi da soli. Ecco le regole stilate dal Soccorso alpino per i cercatori di funghi, che quest’estate sono stati protagonisti di una serie interminabile di incidenti molti dei quali mortali.

In 50 giorni, dall’8 luglio al 10 di settembre, ci sono stati 130 interventi e 44 decessi: un numero al di fuori di tutte le medie degli anni passati. Morti per cadute o scivolamenti, causati spesso da scarpe totalmente inadatte alla montagna, alla scarsa conoscenza della zona. Ma anche infarti o malori gravi: oltre il 70 per cento delle persone decedute è infatti di età superiore ai 60 anni.

Ecco i dati diffusi dal vicepresidente del Cnsas Valerio Zani durante la conferenza stampa del 10 settembre,  organizzata per discutere dell’allarmante numero di incidenti che ha coinvolto i cercatori di funghi durante quest’estate.

Una catena di feriti e morti che sembra non avere fine, e che potrebbe essere evitata con un po’ di prudenza e buon senso ai quali il soccorso si è più volte appellato, senza purtroppo ottenere adeguata attenzione. “Non vorremmo continuare questo vero e proprio tour de force nella ricerca di fungaioli – ha detto Pier Giorgio Baldracco, presidente del Cnsas -. È assolutamente  necessario, ancora una volta, raccomandare alcune regole molto importanti. Eccole”.

Numero uno: non nascondere l’auto o parcheggiarla lontana dal luogo in cui si va in cerca di funghi, come invece spesso accade per sviare i cercatori “avversari”. Numero due: Dire a parenti o amici l’itinerario che si vuole fare e come precauzione lasciare un indicazione scritta all’interno della macchina con indicato l’itinerario. In caso di necessità la forza pubblica aprirà la macchina e noi potremmo indirizzare le ricerche nel luogo esatto.
Poi il vestiario. Indossare abbigliamento adeguato, con colori sgargianti e non mimetici che limitano moltissimo l’individuazione visiva del ferito. Indossare calzature adeguate, da montagna o da trekking. Sono da evitare assolutamente gli stivale di gomma: riparano certamente dall’acqua ma sono molto rischiosi a causa delle suole scivolose.

Infine, nel limite del possibile non essere mai soli. E’ la regola più difficile da digerire per un cercatore di funghi abituato ad andare da solo. Inoltre, secondo il Cnsas, è importante consultare sempre le previsioni meteo, avere una conoscenza anche minima del posto in cui si va, avere sempre il telefonino ben carico.

“La problematica dei funghi è certamente superiore a quella delle valanghe – ha detto il presidente delle Guide Alpine Italiane Erminio Sertorelli durante la conferenza stampa -. Io vengo dalla Valtellina, in 15 giorni abbiamo avuto 5 morti tra i cercatori di funghi mentre non abbiamo 5 morti in 15 anni sotto la neve. Vi prego pertanto di evitare nella prossima stagione invernale di montagna assassina e di fare o accogliere proposte di libero accesso alla montagna, che non hanno senso né per i funghi né per pratica di sci fuoripista.”

More info: www.sicurinmontagna.it

Conferenza Cnsas
Conferenza Cnsas sull'emergenza fungaioli (Photo Cnsas)

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