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Pakistan, attentato alla processione sciita: 35 morti

L'attentato di Lahore
L'attentato di Lahore

LAHORE, Pakistan — E’ salito a 35 morti il bilancio del triplice attentato suicida che ha colpito una processione sciita ieri sera a Lahore, la grande città ad est del Pakistan. L’attacco è stato rivendicato dal gruppo filo-talebano Lashkar-i-Jhangvi.

Il bilancio, ancora provvisorio, comprende anche 150 feriti. L’attacco è avvenuto mentre il corteo si stava concludendo, ne luogo di culto sciita di Karbala Gamay Shah. Gli attentatori appartengono tutti al noto gruppo jihadista anti-sciita legato ai talebani e ad Al Qaeda.

Il luogo del massacro non è lontano dal mausoleo sufi di Data Darbar dove agli inizi di luglio un altro attacco suicida, dalle modalità simili a quello di ieri, causò la morte di oltre 40 fedeli.

Tre kamikaze a piedi hanno fatto esplodere le bombe che avevano con loro in mezzo a una folla compatta di migliaia di fedeli, al termine di una processione e poco prima di rompere il digiuno del Ramadan.

Dal 2007 ad oggi il Pakistan è stato funestato da un’ondata di circa 400 attentati che hanno già provocato più di 3.600 morti commessi in gran parte da kamikaze talebani alleati con al Qaeda. Questi ultimi rimproverano a Islamabad il suo allineamento con Washington nella “guerra contro il terrorismo” dalla fine del 2001, ma la minoranza sciita (meno del 20 per cento della popolazione pachistana) è anche uno dei loro obiettivi.

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