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Giornate torride in Alto Adige, fuga verso i rifugi

Il rifugio Gino Blasi al Bicchiere
Il rifugio Gino Blasi al Bicchiere

BOLZANO — Anche l’Alto Adige, come il resto d’Italia, è sotto la stretta dell’ondata di caldo. A quanto pare, l’unica maniera per sfuggire all’afa e trovare un po’ di refrigerio in questi giorni è quella di salire in uno dei rifugi a quota 3.000 metri.

“Attualmente la temperatura quassù è di 14 gradi – spiega all’Ansa Erich Fischler del rifugio Gino Biasi al Bicchiere che si trova 3.195 metri d’altitudine – ma di notte scende anche verso lo zero”.

Secondo il gestore del piu’ alto rifugio altoatesino, sono ancora lontani i valori del 2003. “Quell’estate – racconta ancora Fischler – la minima di notte non scendeva sotto i 14 gradi. Anche i ghiacciai per il momento non stanno soffrendo”.

Tutt’altra musica a fondovalle. Nel capoluogo poi, ci si salva solo grazie all’escursione termica fra giorno e notte. Da giorni Bolzano è tra le città più calde d’Italia, anche se la situazione resta sotto controllo. “Non abbiamo registrato impennate di richieste d’intervento – conferma il direttore del 118, Manfred Brandstaetter -. E’ vero che a Bolzano di giorno fa molto caldo ma è altrettanto vero che di notte si respira grazie alla escursione termica causata dalla vicinanza alle montagne”.

Negli ultimi giorni la massima ha infatti superato i 35 gradi, mentre la minima è scesa addirittura sotto i 20 gradi.

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