Arrampicata

Al via il Rock Master di Arco

Ramón Puigblanque vincitore del Rock Master 2009 (Photo Rockmaster.com)
Ramón Puigblanque vincitore del Rock Master 2009 (Photo Rockmaster.com)

ARCO, Trento — Sta per cominciare ad Arco la 24esima edizione del “Rock Master”. Dal 16 al 18 luglio nella cittadina dell’Alto Garda si svolgerà l’evento pre-mondiale con il gotha dell’arrampicata internazionale. Nelle gare di lead, speed e boulder, saranno infatti presenti climber del calibro di Ondra, Sharma, Puigblanque e Usobiaga.

Trenta nazioni, 250 atleti, tra cui i più forti climber mondiali. C’è grande attesa per la 24esima edizione del Rock Master di Arco che quest’anno arriva all’appuntamento con un nuovo format, ma con il tradizionale seguito da stadio, o meglio, da Climbing Stadium. La competizione non è più ad invito infatti, ma che segue le direttive della Coppa del Mondo.

Aspettando il grande evento del prossimo anno, ovvero il prestigioso “IFSC Climbing World Championship 2011” assegnato per la prima volta all’Italia, che ha visto preferire Arco a città come Mosca e Parigi, quest’anno gli atleti si incontreranno in una sfida pre-mondiale. Proprio a tal fine il Rock Master è stato infatti anticipato da settembre al weekend dal 16 al 18 luglio.

Tantissimi i fuoriclasse in gara. Da Patxi Usobiaga, a Adam Ondra, Ramón Puigblanque e Chris Sharma, che torna alle competizioni di Arco dopo 11 anni di assenza. L’americano, come del resto “Harry Potter” Ondra, si cimenterà non solo nella gara di lead ma anche in quella boulder. Poi ci saranno David Lama e Jakob Schubert, Sean McColl e per l’Italia Marcello Bombardi, Nicola De Mattia, Stefano Ghisolfi, Rudi Moroder e Silvio Reffo.

Tra le donne occhi puntati su Angela Eiter, Maja Vidmar,  Muriel Sarkany, Chloé Graftiaux, Mina Markovic, Caroline Civaldini e Charlotte Durif. Non ci sarà la vincitrice dell’anno scorso, l’austriaca Johanna Ernst, fermata da un infortunio, mentre veterana tra le azzurre sarà Jenny Lavarda.

E poi ancora saranno in gara i campioni del boulder: da Alexey Rubtsov e Yulia Abramchuk, a Kilian Fischhuber, Akiyo Noguchi, Rustam Gelmanov e Dmitry Sharafutdinov, e agli italiani Michele Caminati,Christian Core, Stefano Ghisolfi, Gabriele Moroni e Jacopo Larcher.

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