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Lago Hunza: esplosioni controllate per liberare il canale

I tecnici preparano il masso per l'esplosione
I tecnici preparano il masso per l'esplosione

ISLAMABAD, Pakistan — Rimuovere l’ostruzione del canale di scolo, a tutti i costi, anche con l’esplosivo. Era questo l’intento, raggiunto, degli esperti che stanno monitorando il lago artificiale che si è formato nella valle Hunza. Un team d’ingegneri ieri ha condotto tre esplosioni controllate per rimuovere le rocce sul lato sinistro del canale di scarico e cominciare a liberare il deflusso dell’acqua dal lago.

Il tenente colonnello dell’esercito pakistano Amir Saddique, che dirige le operazioni in loco, ha detto alla stampa che anche nei prossimi giorni ci saranno nuove esplosioni per liberare il canale dalla frana che lo ha ostruito nelle scorse settimane. Gli ingegneri infatti hanno identificato molte rocce attorno al canale di scarico che andranno rimosse per evitare che nuovi smottamenti finiscano per ostruire di nuovo il passaggio dell’acqua.

Gli esperti stanno lavorando sulla rimozione di un masso di dimensioni enormi che si trova all’inizio del canale di scarico. La rimozione avverrà in più fasi. Nella prima, si effettueranno dei fori che consentano la crepatura dell’ammasso roccioso. Poi si passerà alle detonazioni.

Siddique ha detto che il masso dovrebbe essere rimosso attraverso un’esplosione controllata. Secondo i calcoli degli esperti, dopo l’esplosione il deflusso dell’acqua potrà certamente aumentare e consentire di tenere sotto controllo il grande lago che si è creato a monte.

Sui lati del canale di scarico tuttavia ci sono ancora molte rocce che andranno perforate per indebolire la loro struttura e consentire una detonazione di bassa intensità.

Con la rimozione delle rocce dal canale di scarico, gli esperti prevodono che il deflusso delle acque aumenti. In questo momento dal lago defluiscono 8.200 cusecs, mentre ne entrano 8.500. Il National Disaster Management Authority (NDMA) si è riunito ieri per esaminare i risultati delle prime tre esplosioni a bassa intensità e li ha giudicati “soddisfacenti”.

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