Gente di montagna

Toni Kinshofer, dalla Baviera al Nanga Parbat

Il 24 ottobre 1964 una caduta in falesia è fatale al giovane alpinista tedesco, protagonista tra l’altro della prima salita invernale sulla Nord dell’Eiger. La via aperta sulla parete Diamir del Nanga Parbat fu il suo capolavoro

E anche questa cimetta l’abbiamo fatta nostra.

Toni Kinshofer riferendosi al Nanga Parbat

Nato nella cittadina termale di Bad Wiessee, in Baviera, il 16 febbraio 1934, Toni Kinshofer si forma come alpinista sulle torri di arenaria immerse nella Foresta Nera della vicina Baden-Baden. Il lavoro da falegname ne tempra il fisico che, unito a coraggio e determinazione poco comuni, gli permette di spingersi ai limiti sulle vette di tutto il mondo. Approccia le grandi pareti inizialmente nella regione calcarea del Wilder Kaiser, a nord della Alpi Tirolesi, e nelle poco distanti Dolomiti. Proprio qui colleziona dal 1958 al 1960 numerose ascensioni di prestigio: Hasse-Brandler alla Cima Grande di Lavaredo, il pilastro sud-est della Tofana di Rozes, la Vinatzer-Castiglioni sulla sud della Marmolada e, sempre su questa parete, Südpfeiler.

L’Eiger

Scopre presto un amore verso l’alpinismo su terreno misto ed in quota, su questo terreno percorre il Pilastro Bonatti al Petit Dru e la Major al Monte Bianco; vie che, unite ad altre salite nel massiccio, lo preparano alla grande avventura del 1962. La conferma della sua preparazione arriva con il successo della traversata invernale dei Monti del Karwendel con Anderl Mannhardt e Toni Hiebeler. Tra il 6 e il 12 marzo realizza con il fidato compagno Mannhardt, Hiebeler come capocordata e Walter Almberger la prima invernale all’Eiger, lungo la via di Heckmaier. La pancia oscura dell’Orco viene vinta grazie alla loro straordinaria tenacia ma anche alla gestione scientifica di materiali e viveri, un approccio decisamente moderno.

Il Nanga Parbat

Il nome di Kinshofer è legato in modo indissolubile alla nona montagna più alta della terra, con i suoi 8126 metri, così temuta da ricevere l’appellativo di “montagna assassina”. Dopo un tentativo del 1961 concluso a 7150 metri, Kinshofer, Siegfried Löw e Anderl Mannhardt raggiungono la vetta del Nanga Parbat il 22 giugno 1962 salendo lungo il versante Diamir. Sono i primi lungo questa immensa parete, una via che prenderà il suo nome, e i secondi su questo ottomila, dopo la spedizione di Hermann Buhl del 1953. Purtroppo dopo un bivacco in discesa a circa 8000 metri Löw cade in modo irreparabile mentre gli altri due subiscono alcune amputazioni a mani e piedi in forte stato di congelamento.

La tenacia

Nonostante i segni lasciati sul suo corpo, Toni continua ad arrampicare ad alto livello: sale la Via dei Francesi alla Ovest di Lavaredo e la Comici alla Cima Grande, e partecipa ad una spedizione sul versante Rupal sempre dell’amato Nanga Parbat. Tramite la sua attività da guida alpina e da soccorritore, le sue imprese e il suo carattere, Kinshofer diviene modello per i giovani alpinisti tedeschi. Purtroppo il 24 ottobre 1964 una caduta su una delle falesie di casa a Baden-Baden gli risulta fatale, mettendo fine alla grande carriera di una giovane promessa di appena 30 anni.

Salite principali

  • 1958 – Maukspitze-Westwand, Wilder Kaiser.
  • 1958 – Hasse-Brandler, Cima Ovest di Lavaredo.
  • 1959 – Prima invernale della Diretta alla parete est del Vordere Karlspitze, Wilder Kaiser.
  • 1959 – Pilastro sud-est della Tofana di Rozes.
  • 1960 – Ertl-Schmid-Führe sulla nord dell’Ortler.
  • 1960 – Vinatzer-Castiglioni sulla parete sud della Marmolada.
  • 1960 – Südpfeiler sulla parete sud della Marmolada.
  • 1960 – Pilastro Bonatti al Petit Dru.
  • 1961 – Major sul versante della Brenva al Monte Bianco.
  • 1961 – Perete nord del Grands-Charmoz.
  • 7 gennaio 1962 – Nord del Cervino con Toni Hiebeler, Pierre Mazeaud e Erich Krempke.
  • 6-12 marzo 1962 – Prima invernale della Heckmaier alla nord dell’Eiger con Anderl Mannhardt, Toni Hiebeler e Walter Almberger.
  • 22 giugno 1962 – Prima salita sul versante Diamir e seconda assoluta del Nanga Parbat con Siegfried Löw e Anderl Mannhardt.
  • 1963 – Comici alla Cima Grande di Lavaredo.
  • 1963 – Via dei Francesi alla Cima Ovest di Lavaredo.
  • 1963 – Spedizione al versante Rupal del Nanga Parbat.
  • 1963 – Solitaria al Couloir Pallavicini al Grossglockner

Film

  • Deutsche Diamir Expedition – di Karl Maria Herrligkoffer, 1962.
  • Die erste winter-durchsteigung der Eiger-Nordwand – di Karl Aulitzky e Edmund Geer, 1961.

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