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Ferragosto

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Ispirato a una storia vera. Una ragazza e il suo fidanzato prendono il pullman che li porterà a casa dei genitori di lei attraverso le zone di montagna della Cina. Il viaggio di piacere però si trasforma completamente quando un paio di delinquenti dirottano il pullman. Da quel momento, ogni passeggero dovrà scegliere tra salvezza e dignità. "Ba Yue Shi Wu", ovvero "Ferragosto", della giovane regista Xuan Jiang, è uno dei film più premiati nell’ultima edizione del Trento FIlmFestival.

Ha vinto il Premio della giuria perchè è "un dramma raccontato da una giovane regista con grande forza visiva, con buona interpretazione degli attori che colpisce e tiene la suspence fino al finale, assolutamente imprevedibile".

"Ba Yue Shi Wu", ovvero "Il 15 di agosto", ha vinto anche il Premio Studenti Università di Trento e Innsbruck, assegnato ad un’opera di particolare valore culturale realizzata da un autore di età inferiore ai 33 anni. "Quanto si impiega a capire la natura umana? Non molto – recita il comunicato stampa che assegna il premio al film di di Xuan Jiang -. ‘Ba Yue Shi Wu’ mostra in maniera sbalorditiva che un dettaglio, come un viaggio in autobus, può cambiare la vita di una persona in maniera definitiva. Xuan Jian riesce a stregare l’attenzione dello spettatore attraverso un breve episodio, intenso e drammatico, grazie a un imprevedibile inversione di vittima e carnefice".

Il film, della regista cinese Xuan Jiang, è tratto da una storia vera. Un drammatico eposodio che ha coinvolto i passeggeri di un pullman di linea tenuti sotto scacco da una coppia di rapinatori. Si è svolto sulle strade di montagna dell’immensa Cina.

"Ho provato rabbia quando ho letto i racconti sui quali il film si è basato – ricorda Xuan Jlang -. Pur non esistendo foto, ciò che mi è rimasto impresso nella mia mente sono i volti delle persone di quel pullman. Alcuni possono considerare l’accaduto come qualcosa di normale, ma io non posso accettarlo. Per strada o in metropolitana, guardavo i volti della gente e non potevo fare a meno di chiedermi se uno di loro non fosse stato un passeggero di quel pullman. Allora decisi di fare un film su quei volti silenziosi e su quei momenti della vita dove una scelta può cambiare completamente ciò che noi siamo".

Valentina d’Angella

 

 

                     

 

 

 

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