Foto

Colle Sud: storia della missione

immagine generica 

Missione compiuta! I danni causati dall’inverno himalayano alla stazione meteorologica più alta del mondo, installata lo scorso anno ad 8000 metri dalla spedizione Share Everest, sono stati riparati. La complessa e delicata operazione scientifica è stata compiuta lassù senza ossigeno e in condizioni estreme da Silvio “Gnaro” Mondinelli e dal team EvK2Cnr, che da 15 giorni lottano contro il tempo, la bufera e gli imprevisti. Ma alla fine hanno dimostrato che ancora una volta che in alta quota non hanno davvero rivali. Ecco le immagini delle missioni.

Cavi e sensori distrutti dal vento, pannelli solari incrostati di ghiaccio, batterie in avaria e pali spezzati dal vento. Questi i danni riscontrati nei giorni scorsi sulla stazione di Colle sud, messa a dura prova da un anno di rilevazione e trasmissione ininterrotta di dati meteo in tempo reale.

Ci sono volute due salite a Colle Sud per completare il lavoro, che Mondinelli ha compiuto a distanza di due giorni l’una dall’altra, entrambe le volte senza ossigeno e lavorando lassù ogni volta per oltre 4 ore, completamente solo, con temperature di 20 gradi sottozero e nel mezzo di una bufera. Ma oggi, dopo 15 giorni di lotta contro il tempo e gli elementi, la stazione meteorologica più alta del mondo ha ripreso a funzionare. Sui nostri portali e sul sito www.evk2cnr.org è possibile controllare la striscia continua di dati che da questa mattina fornisce di nuovo tutti i parametri in modo impeccabile e in tempo reale.

Ma alla base del successo in altissima quota c’è il lavoro di squadra, con Giampietro Verza e con ilcontributo “forte” di una ricercatrice italiana: Elisa Vuillermoz, responsabile dei progetti ambientali EvK2Cnr, che ha seguito tutta la missione dai cinquemila metri del Laboratorio Piramide, salendo fino alla vetta del Kala Patthar, a quasi seimila metri, dove si trova la stazione che riceve i dati dall’Everest, per la formazione tecnica di  Mondinelli per le riparazioni da compiere a Colle Sud.

Mondinelli ora è in discesa verso il campo base e nei prossimi giorni tornerà in Italia. La speranza è che il volo lo riporti a Milano in tempo per la conferenza internazionale “Mountains: energy, water and food for life. The SHARE project: understanding the impacts of climate change”, che si terrà il 27 e il 28 maggio. L’importante incontro, dedicato ai cambiamenti climatici in alta quota, avrà come protagonista il progetto Share del Comitato EvK2Cnr, di cui la stazione Colle Sud è la punta di diamante.

Ecco una gallery di immagini che ripercorre la missione attuale, i protagonisti e l’avventura del maggio scorso con Share Everest.

[nggallery id=115]

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close