Alpinismo

Prima invernale della via Casarotto sul Fitz Roy per Della Bordella e Majori

Dopo un primo tentativo fallito a causa del vento gelido, i due scalatori lombardi sono riusciti a completare la via aperta da Casarotto nel 1979. La salita effettuata in rigoroso stile alpino

“Chi la dura, la vince”, recita l’antico detto popolare. E che Matteo Della Bordella e Marco Majori siano due di quelli che non mollano mai era già cosa nota a tutti. Ma questa volta hanno dovuto proprio superarsi. Già, perché le temperature estreme dell’inverno patagonico si aggiungevano alle difficoltà elevatissime della linea che avevano deciso di attaccare: la via Casarotto al Fitz Roy, aperta dallo scalatore vicentino nel 1979 sul pilastro nord-ovest della montagna.

Dopo un primo tentativo, effettuato anche con Tommaso Lamantia, andato a vuoto proprio a causa del vento gelido che rendeva impossibile perfino manovrare le corde con le mani ghiacciate,  ieri all’improvviso è arrivata la bella notizia: “vetta”.
Se per il racconto della salita dovremo aspettare almeno il ritorno a El Chaltén dei due alpinisti, possiamo per il momento raccogliere il loro stato d’animo, bene espresso da Della Bordella sui suoi canali social: Un amico mi ha scritto: “Tribolato tanto?” E a me è venuto naturale rispondergli: “Non mi ricordo più… È stato così bello” – scrive Della Bordella – Da qualche parte in questi lunghi giorni di attesa ho letto: “…E non avere paura di perdere. Se è la cosa giusta, accadrà. La cosa più importante è non avere fretta. Le cose belle non scappano via.” Scrivo parole non mie, perché io, lo giuro, non ne ho ancora. Grazie non basta!»
La prima invernale di una delle più notevoli vie della Patagonia è dunque cosa fatta.

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