Da Estoul, il paese di “Le Otto Montagne”, al rifugio Arp e ai Laghi della Battaglia
Bella e semplice gita in Valle d’Aosta, partendo dai luoghi dove Paolo Cognetti ha ambientato il suo fortunato romanzo
La valle di Estoul, si stacca dalla Val d’Ayas all’altezza di Brusson. Sinuosi tornanti portano in un’area tranquilla e meno frequentata rispetto alle mete classiche della vallata principale, con panorami d’ampio respiro su vette meno note rispetto al Monte Rosa, ma esteticamente molto belle e ricche di possibilità escursionistiche. Il piccolo borgo di Estoul è composto principalmente da case in stile architettonico tradizionale, in pietra e legno, che circondano la cappella. Già dal villaggio il panorama è notevole sulla corona di cime che lo sovrastano, tra le quali spiccano la Becca di Vlou, il Mont Nery, il Corno Bussola e la Punta Palasina. Salendo anche di poco lungo i sentieri circostanti, spicca anche l’inconfondibile cupolone del Monte Bianco.
Il percorso per il rifugio Arp è molto semplice e si svolge lungo una agro-silvo-pastorale, interessante anche per la mountain bike. Nei dintorni sono adagiati una dozzina di laghi di varie dimensioni, nei quali si specchiano molte cime che sfiorano o toccano i 3000 metri, alcune con vie normali non difficili che rendono la struttura anche un’ideale punto di partenza. Altre escursioni interessanti, in zona Estoul, sono la semplice salita al Col Ranzola, valico con la Valle del Lys, e la prosecuzione verso la Punta della Regina, con magnifica vista sul Monte Rosa.
L’itinerario:
Partenza: Brusson (AO), località Estoul
Dislivello: + 670 m
Tempo di percorrenza: 4.30 ore (a/r)
Difficoltà: T / E
Dal parcheggio di Estoul si prende l’ampia sterrata in lieve salita che costeggia il bosco sino ad un bivio, in località Fenilietta (1905 m), con baite in pietra. Si continua lungo il segnavia n. 5, ignorando una deviazione, sulla destra, per il Lago di Estoul. Si sale su sterrata, verso sinistra, sino al bivio presso le baite di Chanlossère (2004 m). Si continua verso destra nei pressi di un impianto, sino a un punto panoramico, da dove si può osservare anche la cima del Monte Bianco, arrivando poi alle case di Palasina (2095 m). Si continua sempre sulla principale, costeggiando prati fioriti, in stagione estiva, sino all’ultimo pendio. Un breve tratto in piano tra erba e rocce e si raggiunge l’ampio spiazzo con la costruzione in pietra grigia del Rifugio Arp (2440 m). La salita lungo la agro-silvo-pastorale ha richiesto circa 2 ore. Per proseguire, si prende il numero 105, in leggera salita, attraversando l’emissario dei Laghi di Valfredda. Si ignora una deviazione per laghi di Valfredda, sino a raggiungere l’Alpe Palasina (2406 m), in circa 30 minuti dal Rifugio Arp. Ancora una ventina di minuti e si raggiunge la bellissima conca dei Laghi della Battaglia (2487 m). Ritorno per la stessa via dell’andata.
Da vedere: il Ru Courtod
Il clima mite e la notevole esposizione al sole di alcuni versanti della valle, oltre a favorire le coltivazioni, creavano anche problemi di siccità, sia per le modeste precipitazioni sia per la veloce evaporazione dell’acqua immagazzinata nei terreni. Fu così che, a partire dal XIV secolo, si costruirono canali d’irrigazione e opere di ingegneria idraulica per deviare il corso delle acque di fiumi e torrenti. Alcune di esse sono ancora presenti, tanto che oggi una zona della Val d’Ayas è detta “la costa del Ru”. Lungo i 25 km del Ru Cortod si possono intraprendere numerose e semplici passeggiate, con modesti dislivelli e panorami suggestivi.
Come arrivare
Dal casello di Verres sulla A 15 Torino-Aosta si risale la Val d’Ayas per 16 km fino al paese di Brusson. Da qui si seguono le indicazioni per Estoul. Una volta raggiunto il paese si continua verso monte sino all’ampio parcheggio, alla fine delle case, sulla sinistra.
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