Cronaca

Agricoltore rapito sulle montagne sarde: “Preparate i soldi”

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SASSARI — Si sono fatti vivi con una nuova telefonata i rapitori di Giovanni Battista Pinna, l’allevatore 37enne di Bonorva, sequestrato ieri pomeriggio mentre era nella sua azienda sulle montagne sarde.

”Preparate i soldi”, ha detto un uomo in modo sbrigativo alla sorella del rapito Maria Margherita. Dopo la prima telefonata fatta dallo stesso Pinna ieri sera, i rapitori si sono rifatti vivi confermando il sequestro e la richiesta del riscatto. La telefonata sarebbe partita da Nuoro.  
 
La Procura distrettuale antimafia di Cagliari intanto ha disposto il blocco dei beni della famiglia. La banda ha chiesto un riscatto di 300mila euro.
 
Nel frattempo, proseguono gli accertamenti dei Ris sul terreno dove stamattina è stata ritrovata l’auto usata per prelevare l’ostaggio, una Fiat Punto blu di proprietà dell’allevatore.
 
Il terreno in località Pala Seari, sulla strada proviciale n.43, a pochi chilometri dalla Foresta di Burgos, appartiene ad Angelino Mulas di Illorai (Sassari) che lo ha affittato dal 16 settembre scorso ad suo compaesano, Peppino Boninu, per il ricovero di 25 mucche.
 
L’uomo è arrivato sul posto nel primo pomeriggio con la sua Panda ed è stato ascoltato dagli investigatori.
 
Ha raccontato di essere entrato nel terreno alle 7.30 di ieri mattina e di essersene andato intorno alle 11 e di non aver notato nulla di strano.
 
I Ris hanno preso le impronte dei copertoni della sua vettura per confrontarli con quelli trovati davanti alla tenuta di Pinna.
 

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