Denis Urubko e Pipi Cardell aprono una nuova via sul Nanga Parbat
I due sono saliti in stile alpino lungo la parete Diamir. Era dal 2019 che nessuno riusciva ad aprire con le stesse modalità una nuova via sugli Ottomila del Pakistan
“Di nuovo al campo base, condividendo un’insalata, dopo un bivacco a 7.350 metri. Il 10 luglio alle 11.30 ora locale, ci siamo trovati sulla vetta del Nanga Parbat, dopo avere completato un nuovo percorso in stile alpino”.
Poche parole per un’impresa notevolissima. Ma questo è lo stile di Denis Urubko e Maria “Pipi” Cardell. I due sono saliti dal versante Diamir della montagna dopo avere lasciato il campo base sabato scorso, stimando che avrebbero trascorso cinque giorni sulla montagna. Previsione azzeccata, dunque.
Dopo il loro arrivo in Pakistan, più di un mese fa, dei due si erano quasi perse le tracce. Zero news dai social, e solo qualche contatto con amici senza mai accendere i microfoni. Di certo si era saputo soltanto che per acclimatarsi avevano salito diverse cime al di sotto dei 6000 metri nella zona di Skardu, sempre in giornata e con rientro immediato al punto di partenza. Poi si sono trasferiti al Nanga Parbat dove hanno atteso il momento giusto per puntare alla vetta. E finalmente la bella, e rassicurante notizia.
Vale la pena di ricordare che l’ultimo alpinista al mondo ad aprire una via nuova su uno degli “ottomila” del Pakistan è stato proprio Urubko, quando, nel 2019, era salito sul Gasherbrum II in solitaria e in stile alpino. La via fu chiamata Honeymoon come tributo alla Cardell che era rimasta al campo base bloccata da un problema alla schiena.