La Val Roya riparte con un sentiero che collega le Alpi al mare
La vallata all’estremità occidentale della Liguria è il cuore di un nuovo sistema di sentieri che si estendono anche in Francia, collegandosi poi agli itinerari del Parco del Mercantour
Un progetto che attraversa la Val Roya e unisce Italia e Francia, collegando le Alpi al mare. È stata inaugurata ufficialmente nelle scorse settimane la nuova rete di sentieri che si estende per 28 chilometri tra i comuni di Airole e Olivetta San Michele, che ha potuto prendere forma grazie a un finanziamento regionale di 190.000 euro, finalizzato a promuovere una fruizione turistica innovativa e sostenibile. In questo modo, in seguito al collaudo del percorso lo scorso 1º aprile da parte dei tecnici della Regione Liguria, decolla un’iniziativa che non solo migliora l’accessibilità della zona, ma trasforma il territorio in un museo a cielo aperto.
Una rete tra Liguria e il mare
Il nuovo sentiero si snoda dal cuore delle Alpi Marittime fino al Mar Ligure, combinando così il paesaggio montano con quello costiero. Inoltre, collegando diversi comuni, il percorso si estende anche verso Breil-sur-Roya e Sospel, in Francia, armonizzandosi perfettamente con la rete transfrontaliera di sentieri già esistente: «Questo progetto nasce per offrire una nuova proposta turistica che rispetta l’ambiente e valorizza il patrimonio locale», spiega Adriano Biancheri, sindaco di Olivetta San Michele, uno dei comuni capofila del progetto. «In un’epoca in cui il turismo si orienta sempre più verso una fruizione responsabile, la rete di sentieri rappresenta un’offerta unica per chi desidera vivere la montagna in modo autentico e sostenibile».
Museo a cielo aperto
Lungo i sentieri si intrecciano paesaggi che raccontano la storia, l’agricoltura e la cultura del territorio. Un viaggio che, oltre a offrire panorami unici, permette di esplorare tradizioni secolari legate alla coltivazione di piante come la lavanda, lo zafferano e le viti, e di scoprire l’importanza della biodiversità locale, come la tutela dell’ape nera del Ponente, simbolo di un’agricoltura sostenibile. Inoltre, i sentieri si collegano a siti storici e culturali di grande valore, come le antiche torri di avvistamento del XVI secolo che punteggiano la valle. La Torre d’Olivè, la Torre del Vio e la Torre delle Garbae ad Airole, così come i resti del Castello di Sospel, sono solo alcuni dei luoghi che raccontano la storia di un territorio segnato dai secoli di interazione tra l’Italia e la Francia.
La possibilità di esplorare queste tracce storiche, dunque, rende il percorso un vero e proprio museo a cielo aperto.
Tra ponti e muri a secco
Il progetto non riguarda solo la creazione del percorso, ma anche la sua manutenzione e sostenibilità a lungo termine. Per garantire la sicurezza e la fruibilità dei sentieri, infatti, sono stati effettuati lavori di rifacimento dei caratteristici muri a secco e di stabilizzazione dei fondi, interventi necessari per mantenere il sentiero in buone condizioni anche in futuro (la manutenzione è garantita per i prossimi dieci anni). Anche perché la Val Roya, duramente colpita dalla Tempesta Alex nell’ottobre 2020, sta vivendo una fase di rinascita e si sta affermando come una meta sempre più apprezzata dagli amanti dell’escursionismo e del turismo lento. Questo progetto, quindi, non solo valorizza un territorio in trasformazione, ma si inserisce in una visione più ampia che punta sull’ecoturismo e su modelli di sviluppo sostenibili, anche in ambito agricolo. Quasi a rappresentare un simbolico ponte tra Italia e Francia, tra natura e memoria, tra montagne e mare.