Curiosità

I racconti della Val di Lei

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Nascosta tra le montagne lecchesi, nel cuore della più ampia Val Chiavenna, fa capolino una piccola valle dal nome curioso. E’ la Val di Lei, che sovrasta Madesimo e le sue ben note piste da sci. Sull’origine del suo nome esistono diverse storie, che tra leggenda e realtà riportano tutte a delle lontane vicende di mitiche figure femminili.

 

La prima leggenda risale all’epoca in cui gli antichi romani dominavano sulla Retia, una regione a metà tra Italia e Svizzera, colonizzata in origine dagli Etruschi. Si racconta che allora una coppia di romani venne a vivere in questa splendida valle.

Purtroppo, però, il centurione fu messo di stanza in Val Ferrara. La moglie, tentata dai fascinosi montanari del luogo e provata dalla distanza del suo compagno, lo tradì. Il marito, però, venne a conoscenza del fatto e andò su tutte le furie.

Decise quindi di infliggerle una terribile punizione, rinchiudendola viva in una grotta, dove la donna, sola e senza via di scampo, morì.

Si narra che dopo mille anni, alcuni pastori di Pianuro, mentre portavano nei pregiati pascoli della valle il bestiame, scoprirono sopra l’Alpe del Scengio i resti della sventurata donna. La scoperta destò un tale stupore e compassione tra gli abitanti della zona che decisero di chiamare la valle con un nome che ricordasse la tragiche fine della ragazza, seppellita per sempre nel silenzio dei monti: Val di Lei.

Secondo un’altra leggenda, tanto tempo fa la valle era un ridente paradiso, verde e rigoglioso grazie al suo clima mite e abitato da una bellissima principessa.

Ma un mago malvagio ebbe invidia della serenità che inebriava quei luoghi felici. E ordinò, un giorno, alla principessa di consegnarli tutto l’oro che possedeva. La principessa non cedette.

Allora il prepotente stregone minacciò di congelare l’intera vallata, se non gli avesse dato tutte le sue richezze. Impaurita da una simile cattiveria, la principessa diede tutto il suo oro al mago, sperando che questo sarebbe bastato per salvare il paradiso della valle.

Ma la cupidigia non ha mai fine. Lo stregone le ordinò di cedergli tutta la valle. A questo la principessa non poteva acconsentire. Preso dall’ira per il rifiuto, il mago la uccise. Solo a questo punto, quando ormai era nelle sue mani, la valle perse qualsiasi attrattiva per il malvagio, che decise di abbandonarla.

Ma prima di andarsene, stese una spessa coltre di ghiaccio sui ridenti pendii, tramutando il verde paesaggio in un freddo deserto. Così naque il ghiacciaio della Ponciagna, che si stende lungo il vallone dello Stella, e il ghiacciaio della cima di Lago, a sud-est della valle.

Gli abitanti decisero di rendere un omaggio alla principessa, che aveva tentato fino all’ultimo di salvare la valle, perdendo la sua stessa vita: fu così che venne chiamata Val di Lei.

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