"Questo mio libro è come un percorso lungo una cresta. Come la mia vita stessa. Gioiosa e dolorosa, piena di rischi e al tempo stesso di freddo calcolo, di fortuna e di sfortuna, a volte su, a volte giù, spesso lieta, talora angosciante. Tutto ciò che di bello vi è in questo libro così come nella mia vita, l’ho cercato. Quello che non ho mai potuto programmare sono gli esiti, a volte positivi solo per il rotto della cuffia. Amo la vita. Anche se talvolta sembra appesa a un filo di seta."
Una vita spericolata quella di Kammerlander. Su e giù per le vette più alte del mondo. Tredici gli ottomila su cui è salito, tante altre le cime affrontate. Si è cimentato in vie estreme, rischiando la pelle in discese temerarie con gli sci. Dal Nanga Parbat all’Everest. Si dice "malato di montagna" e nei suoi libri cerca di spiegare questa malattia, che non gli permette di stare lontano dal rischio e dall’alta quota.
In "Appeso a un filo di seta" racconta la storia dei cinque tentativi alla conquista del k2. Lo chiama la "montagna delle montagne", quel k2 che alla fine ha conquistato il 22 luglio 2001. Il libro ripercorre passo passo il lungo cammino sulla seconda montagna più alta della terra, la più difficile. Molti episodi emozionanti arricchiscono la descrizione. Kammerlander si è trovato in situazioni che sembravano senza via d’uscita, a causa di errori commessi, di rischi esagerati,di problemi dovuti ai materiali, al cattivo tempo o semplicemente al caso. Momenti di tensione e paura, che il lettore rivive con lui.
"Appeso a un filo di seta" è scritto con semplicità ma riesce a restituire la profonda passione di questo alpinista per la montagna. Una passione che lo ha portato ad essere guida alpina e maestro di sci. Scalatore estremo nonché uno fra i più eccellenti alpinisti d’alta quota al mondo. In due parole una leggenda vivente.
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Titolo: Appeso a un filo di seta Autore: Hans Kammerlander Casa Editrice: Corbaccio Pp. 382 Prezzo: 18,50 euro |
Valentina d’Angella
