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Pattinaggio: un russo alla corte di Zio Sam

3 gennaio 2006 – Mentre per ogni comune mortale entrare negli Stati Uniti è quasi un’impresa, fra passaporti ottici e formalità burocratiche, per alcuni privilegiati esiste una scorciatoia: quella dello sport. Quella che spesso consente di passare indenne nella maglie della legge (doping e passaporti falsi del calcio docet). E così, abracadabra, in men che non si dica gli Usa hanno naturalizzato due atleti stranieri per farli partecipare alle Olimpiadi di Torino 06 sotto la bandiera a stelle e strisce.

 

Si tratta dei pattinatori Tanith Belbin, canadese, e Maxim Zavozin, russo, che a 30 giorni dalle Olimpiandi hanno ottenuto la cittadinanza statunitense. I due a Torino gareggeranno nella danza sul ghiaccio per i loro nuovi colori.    

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