Pattinare sul Weissensse, il lago austriaco prediletto dagli olandesi
Considerato lo specchio d’acqua “pattinabile” più esteso d’Europa, il lago si trova in Carinzia a breve distanza dal confine con l’Italia. Merita di essere conosciuto
C’è un lago in Austria, a pochi chilometri dal confine italiano, che presenta la superficie di ghiaccio naturale pattinabile più grande d’Europa estesa per ben 6,5 kmq. È il Weissensee (letteralmente Lago bianco) in Carinzia. Un “fiordo” stretto e lungo, incastonato tra le montagne della Gailtal, che si infila per 12 chilometri tra boschi di abeti, in una valle aperta e inondata dal sole, a una altitudine di 930 metri.
D’estate le sue acque sono balneabili, solcate da silenziose imbarcazioni a propulsione elettrica. D’inverno diventa un’incredibile enorme campo da pattinaggio. Al Weissensee, profondo 103 metri, lucci, coregoni, tinche e trote se ne stanno tranquilli sotto il ghiaccio mentre sopra ci si diverte. In realtà un terzo del bacino lacustre interessa una zona di minore profondità che quindi spesso ghiaccia già a metà dicembre e rimane pattinabile fino ai primi giorni di primavera. Quando nevica, l’ Eismeister (maestro del ghiaccio ) Norbert Jank, un signore che del lago conosce ogni segreto, ripulisce la superficie con uno spazzaneve, assicurando sempre un serpentone di 25 km di corsie per pattinare. Jank è una vera leggenda locale e conosce il ghiaccio del lago come nessun altro. Dal 1973 registra meticolosamente le condizioni del ghiaccio, spesso una quarantina di centimetri e sa esattamente dove si nascondono le insidie e i segreti della superficie gelata. Grazie al suo impareggiabile fiuto per il ghiaccio naturale, nel corso dei decenni si è guadagnato la fiducia degli appassionati pattinatori.
Un’esperienza unica
Pattinare sul Weissensee è un’esperienza indimenticabile per chi ha un po’ di pratica con questo sport. Ma non serve essere campioni. Calzati i pattini si può accedere senza barriere al lago da qualsiasi punto delle sue sponde. In modo del tutto naturale. Nulla a che vedere con le piste di ghiaccio artificiale con le balaustre a cui siamo abituati nei palazzetti dello sport o nelle piazze delle città d’inverno.Qui si respira un senso di libertà. C’è chi, più esperto, sa allungare la pattinata ritmata ma ci sono anche i principianti, le famiglie con bambini, le slitte trainate dai cavalli, mamme che con i pattini spingono carrozzini anch’essi con i pattini. Sul lago si gioca a hockey e ai birilli su ghiaccio. Sulle sponde di incontrano alcuni chalet, punti di ristoro in cui si entra pattini ai piedi. L’attrezzatura si può noleggiare nei negozi del paese che si sgrana lungo le rive.
Il lago dei pattinatori olandesi
Dal 1989 il Weissensee è stato adottato dagli olandesi che vi hanno trasferito il loro Elfstedentocht la gara popolare sui pattini che si disputava sui canali dei Paesi Bassi. Da quando questi non gelano più a sufficienza la competizione si è spostata sul lago austriaco e ha preso il nome di si chiama Alternative 11 Cities Tour. E’ una super maratona di 200 chilometri affiancata da altre gare di 100 chilometri e distanze minori. Tra atleti, allenatori e familiari approdano in circa cinquemila su questo specchio ghiacciato. Quest’inverno l’appuntamento è fissato dal 18 gennaio all’1 febbraio 2025.
Un ritorno agli albori
Andando indietro nella storia, tra la fine del Settecento e i primi dell’Ottocento pattinare erau ghiaccio fu uno svago assai diffuso in tutta l’Europa. Patria di questa disciplina è senza dubbio l’Olanda, dove si pattinava sui canali ghiacciati già nel XIII secolo con pattini di metallo e suola di legno. In quel Paese i pattini vennero adottati come mezzo di trasporto tant’è vero che nei dipinti dei pittori fiamminghi sono spesso raffigurati pattinatori, vestiti di colori vivaci e con il canestro della spesa sulle spalle. Le competizioni cominciarono in Olanda fin dal 1676 e nella prima parte del XIX secolo si diffusero nei vicini paesi europei.
Le prime gare moderne di pattinaggio artistico risalgono alla fine dell’Ottocento. Tra il 1830 e il 1840 furono brevettate anche le prime macchine per la produzione di ghiaccio. L’invenzione trovò applicazione nello sport parecchi anni dopo con la costruzione della prima pista coperta e ghiacciata d’Europa a Londra nel 1876.
Già nel 1600 gli olandesi avevano inventato la prima e più comune manovra del pattinaggio, il Dutch Roll, un movimento semplice che si può compiere in scioltezza. Poco dopo i francesi vi aggiunsero le piroette e le trottole.
Vale la pena ricordare che nel gennaio 1874 la Gazzetta Piemontese scriveva “mezza Torino è accorsa alla ghiacciaia dei pattinatori al giardino del Valentino”. E che nel 1886, una folla numerosa, secondo le cronache dell’epoca, assistette estasiata al primo Festival del Ghiaccio.
Senza dimenticare che sul lago ghiacciato di Misurina si svolsero le gare di velocità dei VII Giochi olimpici invernali di Cortina d’Ampezzo nel 1956.
Era un altro mondo. Che è piacevole ritrovare sul Weissensee.