Trekking

Due escursioni nel Parco Pumalin, in Cile, alle porte della Patagonia

Vicino a Chaitèn, nella parte settentrionale della Carretera Austral, questa area protetta distante dalle zone più frequentate è perfetta per trekking ed escursioni ammantate dal piacere della scoperta

Pennacchi di fumo si levano dai fianchi del vulcano Chaitèn, ricoperti dai tronchi seccati dall’eruzione del 2011 e dalla vegetazione che comincia appena a ricrescere. Siamo nel Parco Nazionale Pumalin, alle porte della Patagonia cilena, nella parte più settentrionale della Carretera Austral. Questo il nome della mitica strada che va da Puerto Montt a Villa O’Higgins, costruita ai tempi della dittatura di Pinochet per collegare le zone più remote del Cile.

Il Parco Pumalin non si deve a un’iniziativa pubblica ma a un privato, il californiano Douglas Tompkins, che nel 1991 acquistò un bosco vergine di 17.000 ettari per proteggerlo dal taglio. Il progetto si è poi allargato fino a raggiungere i 293.000 ettari, che Tompkins ha donato allo stato cileno per creare il Parco, nel 2018. Si tratta di una zona del tutto selvaggia, appena frequentata dal turismo cileno e internazionale, ma che offre scorci sull’oceano e panorami inaspettati, oltre alla possibilità di affacciarsi alla bocca di un vulcano attivo.

Vulcano Chaitèn

1122 metri sul livello del mare: questa l’altezza della montagna di rocce laviche e ceneri vulcaniche che prende il nome di vulcano Chaitèn. Per arrivarvi in cima, uno deve mettersi l’anima in pace e rassegnarsi a salire le migliaia di scalini che gli ideatori del sentiero hanno scavato nel terreno sabbioso.

Il percorso inizia però nella foresta, in mezzo a piante che (almeno per me) erano del tutto inaspettate in Patagonia. Siamo in un bosco temperato, con specie dalle foglie giganti, liane e alberi ad alto fusto ricoperti di muschio. Salendo si iniziano a intravedere i fianchi del vulcano, con una marea di tronchi d’albero secchi, che devono essere stati ridotti in questo stato dalle colate di lava dell’ultima eruzione, nel 2011.

I piedi poggiano su un terreno friabile fatto di sabbia e ceneri, ma guardando bene è facile vedere la nera ossidiana e qualche pezzetto di scoria vulcanica rossa. È arrivando in cima che si scopre la vista, e con lei lo spettacolo, su almeno tre ambienti diversi. Da una parte il mare australe, con le sue isolette vicine alla costa. Dall’altra il grande cratere del vulcano, occupato da un lago, con i pennacchi di fumo che si alzano in più punti sui fianchi testimoniando l’attività in corso. Dall’altra parte ancora il bosco che sta ai piedi della montagna, selvaggio e appena interrotto dal tracciato della strada.

L’intero percorso richiede circa tre ore, il sentiero è perfettamente segnalato e ci sono cartelli che illustrano la flora, la fauna e la geologia locale, indicando anche lo stato di avanzamento lungo l’itinerario.

Sendero El Mirador

Questo sentiero si trova nella parte meridionale del Parco, circa 50 chilometri a Sud della città di Chaitèn. L’area è caratterizzata da grandi prati, verdissimi grazie alle piogge che non abbandonano mai la regione (pur diminuendo nei mesi estivi). Dopo qualche chilometro di sterrato da percorrere in macchina, inizia il sentiero ad anello chiamato El Mirador.

Ancora con diversi scalini (ahimè) ci si fa strada nel bosco, con un po’ di panorama in più a ogni metro che si sale. Dopo circa 3,5 chilometri si giunge a due belvedere: il primo sul bosco e sulle montagne innevate della Cordigliera, il secondo sulla valle del ghiacciaio pensile El Amarillo, che si distende sul costone roccioso con una vistosa cascata ai suoi piedi.

Come arrivare e dove dormire

Il Parco Nazionale Pumalìn è raggiungibile da Nord da Puerto Montt: qui si imbocca la Carretera Austral, si giunge a Hornopirèn e poi con un traghetto (circa 5 ore) a Caleta Gonzalo, da cui si prosegue in macchina (o autobus, disponibile da Hornopirèn e da Puerto Montt) fino ai due accessi del Parco. Per il sentiero del Vulcan Chaitèn non è necessaria alcuna registrazione, mentre l’ingresso settentrionale presenta una zona di controllo dei guardiaparco che raccolgono i dati dei visitatori. L’entrata è comunque gratuita.

All’interno del Parco sono presenti numerosi campeggi: nella zona Nord camping El Volcàn e Camping Cascadas Escondidas, nella zona sud Camping Grande e Camping Ventisquero. Sono inoltre disponibili hotel e alberghi in città a Chaitèn. Qui sono anche presenti una stazione di servizio e negozi di alimentari per fare rifornimento.

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