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Ottavia Piana è salva! L’uscita dalla grotta alle 2.59 di mercoledì mattina

Nella notte è arrivata un’ottima notizia. La speleologa lombarda, infortunata sabato nell’Abisso Bueno Fonteno, è stata riportata in superficie dai volontari del CNSAS con molto di anticipo sul previsto. Ora è in ospedale a Bergamo.

La vicenda che ha preoccupato l’Italia si è conclusa nel migliore dei modi. Stamattina alle 4.45, un comunicato del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico ha annunciato che il recupero di Ottavia Piana era stato completato con ventiquattr’ore di anticipo sul previsto, e che la speleologa infortunata era già stata trasferita all’Ospedale di Bergamo.

Alle ore 2:59 del 18 dicembre i soccorritori hanno raggiunto l’uscita insieme alla barella con la speleologa infortunatasi in un’area esplorativa dell’Abisso Bueno Fonteno nel pomeriggio di sabato scorso. Le attività di soccorso, iniziate alla mezzanotte del 15 dicembre, si sono concluse in anticipo rispetto alle tempistiche stimate e hanno visto l’impiego di 159 tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico provenienti da 13 regioni italiane” recita il comunicato.

Determinante è stata la sinergia tra le varie squadre che si sono avvicendate durante la missione di recupero, in cui la donna infortunata è stata costantemente monitorata e assistita da un totale di 6 medici e 8 infermieri del Soccorso Alpino e Speleologico” prosegue il testo.

Nella prima parte del recupero, la barella con la speleologa ferita ha proceduto lentamente. Per non farla stancare, e non provocarle troppo dolore, periodi in movimento di un’ora e mezza si sono alternati a soste di un’ora. Accanto a Ottavia Piana sono sempre restati un medico, un anestesista e un infermiere del CNSAS.

Nell’ultimo tratto, invece, il viaggio verso la superficie è diventato più veloce. Il lavoro dei disostruttori del Soccorso aveva ridotto gli ostacoli offerti dalle strettoie della grotta, e il personale sanitario, d’accordo con Ottavia, ha deciso di ridurre drasticamente le soste. Alle 22 di martedì, un comunicato del CNSAS ha annunciato una possibile uscita “entro 3 o 4 ore”. Alla fine, è bastata solo un’ora in più.

Alle 2.57 di mercoledì 18 dicembre è arrivata su Fonteno l’eliambulanza di AREU 118, abilitata per il volo notturno, che era decollata da Sondrio. Due minuti più tardi Ottavia Piana è uscita dall’Abisso Bueno Fonteno. Per evitare lo choc causato dallo sbalzo termico tra l’interno e l’esterno, è stata portata in una tenda a poca distanza dall’uscita della grotta,

Alle 3.10, l’infortunata è stata issata con il verricello sull’eliambulanza, che l’ha portata all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. “È sveglia e presente. Rimane in ospedale dove la stanno sottoponendo ad accertamenti” termina il comunicato del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.

Le operazioni di soccorso si sono protratte ininterrottamente per 75 ore. Il CNSAS ringrazia per la collaborazione e il supporto AREU 118, la Prefettura di Bergamo, i Vigili del Fuoco, i Carabinieri, il Comune di Fonteno e la Protezione Civile locale.

Nella tarda mattinata, hanno raccontato la conclusione dell’operazione di soccorso ai giornalisti Mauro Guiducci, vicepresidente del CNSAS, Alberto Gabutti della Direzione nazionale del CNSAS, Corrado Camerini responsabile del Soccorso Speleologico Lombardia, Oliviero Valoti responsabile del 118 AREU di Bergamo, e Alessandro Bigoni, assessore al Territorio e responsabile della Protezione Civile del Comune di Fonteno.

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