Itinerari

Gita autunnale al Lago di Loie, nella Valle di Cogne

Anello di poco impegno ma di grande suggestione in una delle aree meno frequentate di Cogne. Fuori dal bosco la sguardo abbraccia molte grandi montagne della Valle d’Aosta fino al Monte Bianco

Sin dai primi passi, da Lillaz frazione di Cogne, si intuisce il panorama spettacolare che si ammira lungo questo itinerario, con i colori dei larici che adornano il solco vallivo laterale della Valeille e il cupolone della cima del Monte Bianco che spunta sullo sfondo, come se chiudesse lo sguardo verso valle. Suggestiva la visita alle Cascate di Lillaz e all’omonima frazione, con le case tradizionali, in legno e pietra, e le strette vie pedonali che affacciano verso la Valeille, altra possibile alternativa per escursioni di vario livello e difficoltà. Il giro ad anello inizia subito molto ripidamente per superare il gradone sopra il quale è posto il Lago di Loie. La maggior parte del dislivello è superato e l’itinerario prosegue in discesa verso l’Alpe Bardoney, sfiorando anche la zona di Teppe Longhe (segnata anche come Tappes Londzes), per continuare verso il selvaggio vallone dell’Urtier e scendere lungo facile carrozzabile verso Lillaz e raggiungere il punto di partenza. Bellissimo il panorama sul Monte Bianco che si riflette nelle acque del Lago di Loie; di particolare interesse anche la visuale sulle cime della Tersiva, della Torre di Lavinia e della Punta Pousset, testimonianza visiva dell’imponenza delle montagne della Valle d’Aosta, una terra alta, dove anche le vette “minori” non mancano di stupire per grandiosità e alta quota. D’obbligo mettere nello zaino i ramponcini.

L’itinerario 

Partenza: loc. Lillaz, Cogne (AO)
Dislivello: + 750 m
Tempo di percorrenza: 5 ore (a/r)
Difficoltà: E

Dall’ampio parcheggio, l’ultimo di Lillaz, si seguono le evidenti indicazioni per le cascate di Lillaz. Si costeggia il torrente limitrofo, sino a cartelli gialli indicanti le varie direzioni. Si lascia a destra il tracciato che si addentra nella Valeille, per iniziare a salire ripidamente sul costone della montagna, nel bosco (segnavia numero 12). Si sale tra i larici, con scorci sulle Cascate di Lillaz; di spalle spicca la cima del Monte Bianco che sembra essere vicino e incombente, nonostante la distanza. Sempre ripidamente si raggiunge l’Alpe di Loie (2216 m). Un tratto in falsopiano e poi una salita conducono alla piana dove è situato il Lago di Loie (2354 m: 2 ore), con il triangolo roccioso della Punta Tersiva, sullo sfondo. Dopo aver ammirato il Monte Bianco, dalle acque del lago e sul versante opposto, si continua sulla riva, superando il lago e portandosi verso un punto panoramico con vista sul Vallone di Bardoney e, poco dopo, su quello dell’Urtier. Si scende ora piuttosto ripidamente, con vari zig zag, sino a toccare l’Alpe Bardoney (2242 m). Un tratto in piano e poi una leggera salita conducono nelle vicinanze di una cascata. Si continua lungo semplice sentiero, sino ad incrociare il bivio discendente dal Casotto di Teppe Longhe, dei Guardiaparco del Parco Nazionale del Gran Paradiso (ad uso esclusivo delle guardie), sito in un punto panoramico che merita una breve deviazione. Tornati sui propri passi, si scende nel bosco, lungo sentiero, sino alla piana di Bouc, ormai nel cuore del Vallone dell’Urtier. Si supera il torrente, su comodo ponte, per giugnere alla destra orografica e proseguire verso valle, sino alla strada dell’Urtier, per scendere sino al punto di partenza (2 ore circa dal Lago di Loie).   

Da vedere: le Cascate di Lillaz

Le cascate di Lillaz sono interessanti in qualsiasi stagione. In autunno inoltrato e in inverno, per percorrere il sentiero, è necessario prestare attenzione in caso di neve o ghiaccio, anche perché il punto più alto tocca i 1800 metri. Si parte da Lillaz, passando in fianco al primo salto d’acqua, e si cammina per circa un’oretta, percorrendo i 2 km che consentono di salire, costeggiando le varie cascate e salti d’acqua. Le cascate di Lillaz sono un grande tuffo d’acqua di circa 150 metri, composto da tre grandi cascate principali, originate dalle acque del torrente Urtier. Il sentiero, sempre segnalato, è corredato, nei tratti più ripidi, da gradini ben posizionati. In stagione estiva questo breve itinerario è interessante anche per ammirare le varie fioriture, mentre in autunno, la presenza di larici colora tutta la camminata. 

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