Alpinismo, Simone Moro in tour
31 ottobre 2005 – Come tutte le star (dell’alpinismo beninteso) che si rispettino, Simone Moro parte per il suo tour italiano. A novembre l’alpinista bergamasco sarà presente in quattro città (Parma, Biella, Udine e Vigevano) per raccontare, con immagini e contribuiti filmati, le sue esperienze alpinistiche.
"Ottomila metri di vita", questo il titolo del tour, racconterà le avventure di Moro ai quattro angoli del pianeta. A partire dal tragico incidente accaduto nel giorno di Natale del 1997, quando il bergamasco fu il solo sopravvissuto ad uno spaventoso volo di 800 metri che cancellerà ogni traccia di vita dei suoi compagni, Anatoli Boukreev e Dimitri Sobolev.
E’ proprio dalle immagini di quell’esperienza che Moro spiegherà la voglia di rialzarsi e cercare nuove esaltanti avventure. Avventure che lo porteranno in Kazakistan con la prima salita invernale al Marble Wall di 6400m e poi in Antartide, Kilimajaro, Pakistan con Nanga Parbat, Caucaso eTibet.
La carriera d’alpinista di Moro inizia 20 anni fa. Celebri i suoi salvataggi. Per i quali è stato insignito di prestigioso premi internazionali. Fra cui il "David A. Sowles Memorial Award" dall’American Alpine Club per aver salvato nel maggio 2001 un giovane alpinista inglese sul Lhotse. Per lo stesso salvataggio, Moro ha ricevuto la Medaglia d’oro al valor civile dal Presidente della Repubblica Ciampi e il premio "De Coubertin Fair Play Trophy" a Parigi.
Nel giugno 2003, Moro ha pubblicato il suo primo libro "Cometa Sull’Annapurna" che racconta la spedizione invernale all’Annapurna del 1997, dove perse la vita il suo amico di scalata Anatolij Bukreev.