Legambiente: l’aria di montagna è inquinata
27 ottobre 2005 – L’aria di montagna è – anzi sarebbe – inquinata. Lo dice l’ultimo dossier di Legambiente, secondo cui le capitali alpine dello smog sarebbero Bormio, Cortina e Moena, mete per antonomasia del turismo montano.
L’analisi di Legambiente è stata effettuata dalla celeberrima Carovana delle Alpi durante il periodo estivo. E ha toccato le principali località turistiche dell’arco alpino. "Dai nostri rilevamenti – spiega il responsabile della Caravana, Damiano Di Simine – emerge che il biossido di azoto è sopra i limiti indicati dalla legge. Il benzene è fuori controllo a Moena e presenta livelli preoccupanti a Bormio, pur rimanendo al di sotto della soglia di legge. Il pm10 invece sfora a Cortina".
Due gli imputati principali dell’inquinamento sulle vette: i troppi mezzi pesanti in circolazione e un turismo tutto motorizzato. Gli ambientalisti hanno anche assegnato le note "bandiere nere" e "bandiere verdi" sulla gestione del territorio alpino. La bandiere nera è stata assegnata al Parlamento italiano per la ratifica, ancora latitante, della Convenzione delle Alpi.
La scelta di concludere la Carovana con la presentazione dei dati del dossier sulla qualità dell’aria a Torino, sede dei Giochi olimpici invernali del 2006, non è casuale. "Il Piemonte – attaccano gli ambientalisti – ha perso l’ennesima opportunità per innovare il turismo della propria montagna. Con Toino 2006 ancora una volta le valli piemontesi hanno subito le scelte e gli orientamenti della città e del suo sistema industriale, che ha imposto grandi poli invernali e grossi affari immobiliari, anziché un sistema di ricettività capace di distribuire gli arrivi nel corso dell’anno e di far crescere un’economia radicata localmente."