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Caucaso. Basaiev rivendica l’assalto a Nalcik

17 ottobre 2005 – Il leader indipendentista ceceno Shamil Basaiev ha rivendicato oggi nel sito web Kavkaz-Center il sanguinoso attacco compiuto la settimana scorsa a Nalcik, sui monti del Caucaso russo.

 

L’assalto portato da decine di militanti islamici contro le forze di sicurezza russe stanziate nella repubblica di Kabardino-Balkaria ”è stato assicurato dalla direzione operativa generale dell’operazione", afferma Basaiev (nella foto).

 

In precedenza Basaiev aveva già rivendicato con orgoglio i sanguinosi attacchi terroristici contro il teatro Dubrovka di Mosca e la scuola numero uno di Beslan nell’Ossezia del nord (Caucaso russo). L’operazione di Nalcik ”era diretta dall’emiro del settore della Kabardino-Balkaria del fronte caucasico, Seifullakh”, aggiunge il comunicato firmato da Basaiev.

 

I servizi di sicurezza stanno controllando l’autenticità della rivendicazione. Il comunicato afferma che dei 217 militanti che hanno partecipato agli assalti 41 sono rimasti uccisi. Le autorità russe invece parlano di una novantina di assalitori morti e di una dozzina di civili.

 

La guerriglia cecena aveva già rivendicato gli attacchi a Nalcik il 13 ottobre, sempre sullo stesso sito internet. Ma la firma non era quella di Basaiev, del quale si era ipotizzato che fosse tra i guerriglieri morti.

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