4climbers: la nuova app tutta italiana che affronta anche il lato mentale dell’arrampicata
Paura di cadere, blocchi mentali: aspetti importanti ma poco considerati dalle app fino a ieri disponibili. Spazio anche a tecnica, nutrizione e yoga per climber
Proprio un anno fa presentavamo le app più utili, secondo climbing.com, per l’arrampicata. Da pochi giorni è uscita una app tutta italiana che si candida fin da subito a entrare nel gruppo di quelle indispensabili. quest’anno ne entra una nuova nella classifica, ed è tutta italiana. Si chiama 4Climbers. “Questa app nasce da una necessità”, racconta Myriam Magnoni, ideatrice del progetto. “Da qualche anno insegno yoga per scalatori sia dal vivo che su una piattaforma online. Tante persone che mi seguono hanno iniziato a manifestare l’esigenza di un luogo virtuale in cui affrontare anche il lato mentale dell’arrampicata. Dalla paura di cadere al confronto sociale. Così, grazie a un incubatore per startup, abbiamo creato l’app”.
Dentro c’è davvero tutto ciò che può servire al climber: video su tecniche di arrampicata, consigli nutrizionali, corsi di yoga e animal flow ma soprattutto lezioni di psicologia sportiva per esorcizzare paura di cadere e blocchi mentali. Target: dal principiante allo scalatore di livello medio. “Anche gli ambassador del progetto sono di fascia media, niente super élite. L’idea è quella di far capire al climber medio che ci si può allenare con metodo anche senza scalare il 7b. E soprattutto vogliamo puntare l’attenzione sul fatto che allenarsi per l’arrampicata non significa solo tirare tacche, ma è un’esperienza a tutto tondo. Mentale e fisica”.
4Climbers è anche una società benefit che porta avanti l’impegno su temi come l’ambiente e l’inclusività. “Appoggiamo progetti che riteniamo validi per l’ambiente e le persone, come Kalipé, un’iniziativa che tenta di porre l’accento sulla tracciatura delle vie al femminile”.
Aldilà della presenza online, 4Climbers si pone l’obiettivo di creare una community anche offline, con eventi dal vivo e workshop. “Abbiamo già fatto un primo evento in Val Masino dove abbiamo un po’ testato il nostro primo impatto sulla community di scalatori. A fine ottobre ne faremo un altro, sempre in Val Masino. Organizziamo workshop sulla paura di cadere con una mental trainer oppure iniziative per promuovere l’etica legata al bouldering. E poi cerchiamo sempre di supportare le realtà locali coinvolgendo il territorio. Ovviamente poi si scala anche e si fa festa!”