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Il Soccorso Alpino compie 70 anni. Grande festa a Torino

Il 28 settembre le celebrazioni si terranno nel Parco del Monte dei Cappuccini e sulla Mole Antonelliana. Dura, invece, fino al 6 ottobre la mostra al Museo Nazionale della Montagna

Non sono in molti a saperlo, ma la storia del Soccorso Alpino italiano è legata a quella della prima ascensione del K2. E’ stato il Consiglio Centrale del CAI, riunito a Bognanco per celebrare la vittoria sulla seconda cima della Terra, a decidere di dar vita a ben 26 stazioni di soccorso diffuse sull’intero arco alpino. 

Era il 4 settembre del 1954, e dall’arrivo di Achille Compagnoni e di Lino Lacedelli a 8611 metri di quota era trascorso poco più di un mese. La riunione si teneva a Bognanco, nell’omonima valle, all’epoca in provincia di Novara e oggi in quella del Verbano-Cusio-Ossola. 

A deliberare la nascita ufficiale del CNSA (oggi CNSAS, Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico) fu la successiva riunione del Consiglio, che si tenne il 12 dicembre 1954 a Clusone, nelle valli bergamasche. 

Nei settant’anni trascorsi da allora, il Corpo è cresciuto fino a contare 279 stazioni, presenti sulle Alpi, sulla dorsale appenninica e sulle isole maggiori. I suoi circa 7.000 operatori, garantiscono un’attività operativa 24 ore su 24, 365 giorni all’anno. Il lavoro del CNSAS viene realizzato in collaborazione con il Servizio Sanitario Nazionale e il 118. 

Nel 2023, in tutta Italia, il CNSAS è intervenuto 12.349 volte per soccorrere 12.365 persone, 7.622 delle quali hanno riportato ferite. Ben 491 escursionisti e alpinisti, nonostante l’intervento, hanno perso la vita. Dal 1954 a oggi, il Soccorso Alpino e Speleologico ha riportato a casa ben 223.762 persone, tra le quali 140.929 ferite e 77.436 illese. Le vittime, in tutto, sono state 18.072.

Il programma delle celebrazioni

Per celebrare questa storia gloriosa e l’importanza del CNSAS nell’Italia di oggi, il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese organizza sabato 28 settembre una grande festa presso il Monte dei Cappuccini di Torino, in collaborazione con il Museo Nazionale della Montagna, che quest’anno festeggia i suoi primi 150 anni di vita. 

Dalla mattina del 28 settembre fino a domenica 6 ottobre, il Museo ospiterà una mostra allestita che racconta la storia del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese, le sue specificità tecniche e le sue realtà territoriali, alcune delle quali operavano già prima del 1954. 

Il 28 settembre, la città di Torino accoglierà dimostrazioni tecniche di soccorso. Nel parco del Monte dei Cappuccini, bambini e adulti potranno calarsi lungo una teleferica, provare a trasportare una barella, vedere all’opera le unità cinofile, osservare simulazioni di soccorso in grotta e in forra, imparare tecniche di soccorso sanitario e gestione dei traumi.

Intorno alle 18, alla fine della giornata, la Mole Antonelliana si trasformerà in una parete alpina, ospitando una simulazione di intervento. Una squadra di soccorritori calerà una barella lungo la cupola, mentre un’altra squadra scenderà fino a terra con la tecnica della calata a grappolo. 

Nel pomeriggio, alle 15, si svolgerà una cerimonia a inviti nel cortile del Museo Nazionale della Montagna, con la presenza del presidente nazionale CNSAS Maurizio Dellantonio. Verrà celebrata la tradizione del Soccorso Alpino e Speleologico in Piemonte, ricordando le figure che ne hanno tracciato la storia. 

Per tutta la giornata, nel piazzale del Monte dei Cappuccini, sarà allestita un’area ristoro con gli stand di L’Aquilone Onlus, della Gelateria Frozen e del birrificio Aleghe di Coazze. La festa del CNSAS Piemontese è stata inserita nel programma di Terra Madre Off. 

“Il nostro è il servizio regionale che opera sul terreno più vasto, con oltre 1000 chilometri di montagne dall’Appennino alessandrino fino alle Alpi ossolane”, spiega Luca Giaj Arcota, presidente del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese. “Abbiamo deciso di celebrare l’anniversario portando un pezzo delle nostre valli nel capoluogo regionale. Vogliamo mostrare alla cittadinanza la qualità del servizio a disposizione di tutti e l’impegno straordinario dei volontari”.

Il CNSAS è un fiore all’occhiello del nostro territorio, che nelle montagne trova le sue peculiarità più profonde”, aggiunge Claudia Porchietto, sottosegretario alla presidenza della Regione Piemonte. “Voglio ringraziarvi a nome del Governo regionale, ma soprattutto di tutti i cittadini amanti dei nostri monti e delle nostre valli, che senza il vostro indispensabile e continuativo servizio perderebbero il diritto alla propria sicurezza”.

“Il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese è un punto di riferimento per la sicurezza sulle nostre montagne, ma anche sulla collina torinese. Il lavoro del Soccorso Alpino non si limita al salvataggio in situazioni di emergenza, ma è anche rivolto alla prevenzione e alla sensibilizzazione verso comportamenti sicuri e responsabili negli ambienti naturali” commenta Francesco Tresso, assessore alla Protezione Civile del Comune di Torino. 

“L’anniversario del CNSAS”, conclude Daniela Berta, direttrice del Museo Nazionale della Montagna “si inserisce nelle celebrazioni in corso per il 150° anniversario del nostro Museo e per i 70 anni della spedizione italiana al K2. La mostra, che sarà visitabile fino a domenica 6 ottobre, è il segno della stima profonda per una realtà che simboleggia valori fondamentali della cultura alpina”. 

Il CNSAS Piemonte ringrazia gli sponsor BPG Radiocomunicazioni, Iredeem che fornisce i defibrillatori, e Harken che produce attrezzatura per lavori in fune che il Soccorso Alpino utilizza nelle sue attività. 

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