Katherine Choong sale Zahir (8b+) a Wenden: è la prima donna a riuscirci
L’alpinista svizzera, in compagnia di Eline Le Menestrel, ha realizzato la prima salita femminile di questa multipitch di 300 metri dal grado elevato e dall’avvicinamento complicato
Katherine Choong ha chiuso Zahir, una delle vie multipitch più dure sul Wendenstöcke, sopra la valle Gadmertal in Svizzera. Aperta dagli alpinisti svizzeri Iwan Wolf e Gunter Habersatter tra il 1996 e il 2004, Zahir è stata salita per la prima volta dai due nel 2006.
La linea è lunga 300 metri e ha un grado massimo di 8b+, tuttavia l’avvicinamento lungo ed esposto, la rarità delle protezioni e l’ambiente sono fattori che si sommano al grado per rendere la salita di questa via un’avventura a 360 gradi.
Per aggiungere un po’ di pepe, Choong e la sua compagna di cordata Eline Le Menestrel hanno lavorato alla via in modo green, cioè utilizzando solo mezzi pubblici e bicicletta per recarsi sul posto. Le due alpiniste hanno iniziato a provare la via a metà agosto: il 2 settembre, si sentivano pronte per un tentativo di libera.
Una lunga giornata
“Ci siamo svegliate alle 4 del mattino e abbiamo iniziato a scalare intorno alle 6.15. Mi sentivo fresca nei primi due tiri (6c, 8a). Poi sono caduta sul crux del tiro di 8b+” ha scritto Choong.
“Il sole iniziava già a scaldare la parete, ma sapevo che sarebbe potuta essere la mia ultima occasione dato che il nostro viaggio stava volgendo al termine e il meteo sembrava instabile nei giorni successivi. Al terzo tentativo ho dato tutto, superato il passo chiave, combattuto super duro, scalato il secondo crux…e sono caduta all’ultimo movimento, proprio sotto la catena”.
Delusa dalla catena e con un taglio sul dito, Katherine Choong pensava di essere arrivata al game over. “Ma in qualche modo, qualcosa mi si è acceso nella mente e sapevo che potevo farlo, in qualsiasi circostanza. Ho riposato un po’ e alle 12.30 mi sono legata per l’ultimo tentativo. Eline mi incitava moltissimo, sentivo la sua energia, ho combattuto su ogni movimento e sono quasi caduta di nuovo ma sono finalmente riuscita a portare la corda in catena. Ma non era finita, avevo ancora 5 tiri sopra di me e ben poca pelle o energia da usare”.
Alle 18, avendo chiuso tutti i tiri, le due alpiniste sono arrivate in cima, esauste ma felici.
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