Torna I Suoni delle Dolomiti: 18 concerti ai piedi delle vette del Trentino
Dalla world music alla musica classica, dalla canzone d’autore al jazz fino al gran finale con Roberto Vecchioni. In cartellone anche quattro spettacoli all’insegna dell’inclusività
Inizia il 28 agosto l’edizione n. 29 de I Suoni delle Dolomiti: 18 eventi musicali di diverso genere andranno in scena nell’arco di un mese tra le montagne del Trentino, straordinario palcoscenico per spettacoli sempre di qualità. La formula è quella di sempre: pubblico e artisti camminano insieme fino al luogo del concerto.
La 29esima edizione della manifestazione prenderà avvio nel solco del fado: mercoledì 28 agosto a Malga Tassulla, nell’anfiteatro naturale che racchiude il Pian della Nana, nel settore più settentrionale delle Dolomiti di Brenta, Carminho, una delle più talentuose cantanti di fado delle ultime generazioni, porterà in alta quota la struggente poesia della musica per antonomasia del Portogallo.
Domenica 31, tra i pascoli attorno a Malga Canvere, in Val di Fiemme, è in programma il primo incontro ravvicinato con la musica classica, con Die Cellisten des Mozarteum Salzburg, ovvero “I Violoncelli del Mozarteum”, gruppo di giovani ma già affermati musicisti, studenti della prestigiosa università di Salisburgo, guidati e diretti da Giovanni Gnocchi. Un registro totalmente diverso avrà il concerto del 3 settembre, sui 2.200 metri di Località Tresca, in Val di Fiemme: la Bandakadabra, sorta di surreale “pocket orchestra” fatta di fiati e percussioni, proporrà un mix di disparati linguaggi musicali, sfoderando una travolgente verve comico-teatrale.
Un trekking musicale nelle Pale di San Martino
L’incontro tra musica e letteratura sarà al centro del trekking, tre giornate di suoni e parole, dal 4 al 6 settembre nel cuore delle Pale di San Martino, che getterà un ponte ideale tra le montagne del Trentino e le Badland americane, attraverso le canzoni di Bob Dylan, Bruce Springsteen, Johnny Cash e altri miti a “stelle e strisce”, interpretate dalla voce e dalla chitarra di Pietro Brunello e di Alessandro ‘Asso’ Stefana e dal violoncello di Mario Brunello. A conclusione del trekking, sarà la radura dei Prati Col ad accogliere l’incontro tra le storie raccontate tra sentieri e rifugi e la realtà di quel tipo di America, scomoda e difficile, in cui è cresciuto Micah P. Hinson, cantautore tra i più originali e a cui fa riferimento anche il chitarrista Alessandro “Asso” Stefana, altro ospite del concerto.
Musica all’alba ai piedi del Brenta
La musica classica sarà di nuovo sugli scudi il 7 settembre, a Col Bel, in Val di Fassa, con l’inedito duo violino e viola di Clarissa Bevilacqua e Vika Powell, giovanissime concertiste già apprezzate sui palchi di tutto il mondo, e il giorno dopo in occasione dell’Alba delle Dolomiti, attesissimo evento che quest’anno si svolgerà a Prà Castròn di Flavona, conca naturale sovrastata dalle pareti del Brenta, alle ore 6.40. Protagonista dell’immancabile saluto al sorgere del sole sarà la musica di Mozart, nell’esecuzione della Camerata Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam.
Il 10 settembre, sui prati attorno alla Malga Vallesinella Alta, in un anfiteatro sempre dominato dalle vette del gruppo delle Dolomiti di Brenta, risuoneranno invece le quattro voci-strumento delle Faraualla, gruppo che nei suoi canti mescola abitualmente molteplici etnie e periodi storici, partendo dalla terra che ne ha dato i natali, la Puglia.
Venerdì 13 settembre, a Villa Welsperg, ai piedi delle Pale di San Martino, è previsto un progetto speciale, dal titolo E lucevan le stelle, dedicato a Giacomo Puccini, nel centenario della morte del Maestro.
Il giorno dopo, 14 settembre, i Laghi di Bombasél, in Val di Fiemme, accoglieranno il francese Quartetto Arod sulle note del Quartetto op. 76 n.6 in mi bem. maggiore, HOB. III:80 di Joseph Haydn e del Quartetto per archi n.3 in la maggiore op. 41 n.3 di Robert Schumann.
Canzone d’autore: Roberto Vecchioni per il gran finale
I Suoni delle Dolomiti 2024 daranno poi spazio alla canzone d’autore con una nuova proposta che arriva da oltre confine e un italianissimo gradito ritorno.
Domenica 15 settembre, nei pressi di Bait del Germano, tra le praterie in quota della dorsale a sud di Cima Paganella, si esibirà Foy Vance, irlandese del Nord di origine ma in realtà cittadino del mondo, ovunque apprezzato per la sua vocalità calda e profonda. Tratti di innato eclettismo caratterizzano anche Raphael Gualazzi, atteso martedì 17 a Malga Brenta bassa, bellissimo anfiteatro naturale di pascoli e foreste nel cuore della Val Brenta, dove il pianista e cantautore urbinate darà fondo alle proprie risorse comunicative, fatte di swing, simpatia e un pizzico di romanticismo.
Il jazz avrà il suo momento di rappresentazione sabato 21 settembre in Località Giasenei, luogo ideale per ascoltare e ascoltarsi sopra l’abitato di Sagron Mis, tra il gruppo delle Pale di San Martino e del Cimonega – Vette Feltrine: qui il contrabbassista francese Renaud Garcia-Fons, autentico virtuoso del suo strumento, suonerà in trio con Il fisarmonicista David Venitucci e il vibrafonista e percussionista Stephen Caracci. Artefice del connubio tra musiche di diversa provenienza, Renaud Garcia-Fons passerà il testimone il giorno dopo, a Camp Centener, sopra Madonna di Campiglio, alla cornista classica Sarah Willis e al suo singolare progetto Mozart y Mambo, dove la musica dell’insigne compositore salisburghese va a braccetto con la musica di Cuba.
L’ultima serie di appuntamenti della 29esima edizione de I Suoni delle Dolomiti sarà aperta mercoledì 25 settembre, nei pressi del Rifugio Fuciade in Val di Fassa, dalla Paolo Conte Legacy, ovvero da un omaggio a una delle più grandi firme della canzone italiana reso da un gruppo di musicisti che da oltre 30 anni accompagnano in tournée il cantautore astigiano.
Uno che di racconti e linguaggi se ne intende parecchio è Roberto Vecchioni, protagonista del gran finale de I Suoni delle Dolomiti 2024: il “professore” si esibirà domenica 29 settembre nelle vicinanze del Rifugio Micheluzzi in Val Duròn, sopra Campitello di Fassa, in versione acustica coadiuvato dal violinista Lucio Fabbri al violino e dal chitarrista Massimo Germini. La “lezione” di musica e di vita è ancora una volta assicurata.
Un festival inclusivo: quattro concerti all’insegna dell’accessibilità
Quattro dei concerti del Festival – 13 settembre a Villa Welsperg con omaggio a Puccini, 17 settembre a Malga Brenta bassa con Raphael Gualazzi, 21 settembre in Località Giasenei con Renaud Garcia Fons Trio e 25 settembre al Rifugio Fuciade con Paolo Conte Legacy – saranno resi accessibili anche a persone con disabilità motoria e uditiva. Ciò grazie all’utilizzo di mezzi e bike inclusivi e a sistemi audio-tattili Subpac messi a disposizione da Re-Moove, azienda trentina specializzata in mobilità inclusiva.
In particolare le persone con disabilità motoria fruiranno di servizi di accompagnamento dalle aree parcheggio ai luoghi dei concerti con personale dedicato e mezzi di trasporto sostenibili e inclusivi. Le persone con disabilità uditiva potranno vivere un’esperienza sensoriale unica grazie ai Subpac, zaini tecnologici che, indossati sul corpo, tramite un sistema audio tattile, vibrando al ritmo della musica, trasferiscono la risposta alle basse frequenze direttamente al corpo dell’ascoltatore. Sempre presente anche un traduttore LIS.
Info pratiche
Tutti i concerti de I Suoni delle Dolomiti sono in programma alle ore 12, ad eccezione dell’alba dell’8 settembre, ore 6.40, e dei concerti del 19 e 25 settembre, in programma alle ore 14.
La partecipazione agli eventi è gratuita, tranne per il trekking per il quale è prevista iscrizione e il pagamento di una quota. Informazioni dettagliate sul sito I suoni delle dolomiti