Itinerari

Passeggiate-spettacolo lungo le bisses di Crans Montana

Sono otto gli antichi canali di irrigazione scavati sui pendii intorno alla capitale turistica del Vallese, in Svizzera. Luoghi perfetti per escursioni mai faticose ma indimenticabili

Eleganza e mondanità, le cifre distintive di Crans Montana, non guastano. Ma appena dietro le scintillanti vetrine della località svizzera, si apre il mondo dell’alta montagna. Quella vera, silenziosa e, in questo caso molto bene attrezzata per gli escursionisti. Tra le centinaia di chilometri di sentieri che si snodano in questo angolo del Canton Vallese abbiamo scelto alcuni tra i più facili. Sono quelli tracciati accanto alle bisses (sono otto quelle intorno a Crans-Montana), gli antichi canali di irrigazione. I dislivelli sono moderati, a meno che non si intenda effettuare qualche deviazione, e a volte occorre condividere il percorso con i biker. Ad accompagnare lungo le escursioni sono i panorami sui Quattromila vallesani – Cervino, Dent Blanche, Obergabelhorn, Zinalrothorn, Weisshorn – che chiudono l’orizzonte verso sud sul versante opposto della valle del Rodano.

L’itinerario: Bisse du Tsittoret

Partenza: loc. Vermala (1.638 m)
Arrivo: Hameau du Colombire (1.850 m)
Dislivello: + 534 m
Durata: 4.30 ore
Difficoltà: E

L’escursione lungo la Bisse du Tsittoret inizia da Vermala, raggiungibile con i mezzi pubblici. La segnaletica è evidente, non si può sbagliare, in ogni caso è sufficiente seguire lo stretto sentiero che costeggia il canale prendendo quota dolcemente nel bosco fino all’Hameau du Colombire, piccolo polo storico-gastronomico in quota dove si scopre come era organizzata la vita in baita e si possono assaggiare formaggi e salumi della zona. Forse però è meglio rinviare la degustazione alla fine dell’escursione, che terminerà proprio qui. Si continua seguendo il corso d’acqua ancora nella foresta per poi entrare finalmente in campo aperto nella Valle della Tièche. Qui si lascia la Bisse du Tsittoret per compiere un ampio giro ad anello nel vallone, caratterizzato da numerose cascate che si raggiungono risalendo fino a quota 2132 m. Dal punto più alto del percorso si prosegue in discesa effettuando un anello nel Valle della Tièche fino a ritrovare la Bisse du Tsittoret e seguire a ritroso una parte del cammino fatto all’andata fino all’Hameau du Colombire da dove si torna in paese con i mezzi pubblici.

Lungo la Bisse du Ro

Partenza: Lago Tseusier (1.779 m)
Arrivo: Lago Grenon (1.501 m)
Dislivello: + 144 m, – 429 m
Durata: 3.30 ore
Difficoltà: E

Emozioni garantite. Senza faticare. L’escursione lungo la Bisse du Ro riporta indietro nel tempo fino al XV secolo quando gli abitanti della zona decisero di creare questo canale d’irrigazione intagliandolo letteralmente in altissime e inaccessibili pareti. Il canale fu utilizzato solo fino alla metà del secolo scorso, ma dopo qualche anno venne costruito un sentiero ad uso degli escursionisti, che grazie a numerose passerelle e ponticelli possono ripercorrere in sicurezza gran parte dell’originaria bisse.
L’escursione, prevalentemente in discesa, parte dal lago Tseusier (1.779 m), raggiungibile da Crans-Montana con i mezzi pubblici. Ci si incammina in salita per portarsi all’alpeggio di Mondraleche (1.862 m). Poco dopo inizia la discesa che accompagna fino alla cascata ribattezzata Ancien Bisse du Ro (1614 m). Si prosegue a mezzacosta fino alla passerella che dal 2020 ha sostituito parte del percorso originario, regalando all’escursione sicurezza e adrenalina. Già, perché il ponte metallico, lungo 120 metri, attraversa una forra profonda 80 metri. Chi soffre di vertigini potrebbe qui trovarsi in difficoltà.
Oltrepassato il canyon, il tracciato continua sostanzialmente in piano ma con diversi tratti durante i quali si cammina su altre passerelle in legno ancorate alla parete. Non ci sono pericoli, il percorso è sempre ben protetto, e si può dunque fare il pieno di emozioni anche rivolgendo il pensiero a coloro che per secoli hanno provveduto alla manutenzione del canale artificiale. Alcuni pannelli raccontano la storia della costruzione della Bisse du Ro e delle modalità con cui veniva mantenuto in efficienza. Ultimato il tratto scavato della montagna si entra in una ben più tranquillizzante foresta. Sosta obbligata in un punto panoramico attrezzato anche con un mega binocolo puntato verso i Quattromila vallesani e in breve si arriva al Lago di Chermignon (1.562 m). Da qui si scende in 15 minuti al Lago Grenon, a ridosso del centro di Crans. Per le sue particolari caratteristiche questo itinerario è vietato alle bici.

 

Fondation Opale: arte aborigena con vista sui ghiacciai

A Lens, villaggio poco a valle di Crans-Montana si visita il sorprendente museo della Fondazione Opale , che ospita la più importante collezione di arte aborigena – antica e contemporanea – d’Europa. Accanto alla ricca collezione permanente vengono allestite mostre temporanee che indagano ulteriormente su una forma artistica poco conosciuta alle nostre latitudini ma certamente affascinante. E capace di stupire.

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