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Nasce il primo manuale per il commercio legale di flora e fauna

7 settembre 2005 – Tempi duri per i bracconieri. Per tutelare la biodiversità e proteggere alcune specie esotiche dall’estinzione è nato il primo manuale operativo che regola il commercio di flora e fauna a rischio.

 
L’Italia, per prima in Europa, ha racchiuso in una guida pratica tutte le procedure per un corretto sdoganamento di esemplari di animali minacciati dal rischio estinzione, della flora selvatica e dei legnami tropicali come il mogano, ad esempio, di cui l’Italia è forte importatrice.

Il regolamento è composto da schede. Chiarisce i requisiti e le modalità di rilascio delle licenze di commercio internazionale di flora e fauna tutelate dalla Convenzione di Washington e i requisiti per il rilascio del certificato Cites.

Ma che cos’è la Convenzione di Washington? Si tratta di un’intesa sul commercio internazionale nata dall’esigenza di controllare il commercio degli animali e delle piante (vivi, morti o parti e prodotti derivati). Insieme alla distruzione degli ambienti naturali, infatti, il commercio illegale  è una delle cause principali dell’estinzione e rarefazione in natura di numerose specie. La Cites è compresa nelle attività del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (Unep), ed è entrata in vigore in Italia nel 1980. 

Il nuovo regolamente prevede che la licenza di commercio venga rilasciata solo agli operatori che assicurino che la loro attività non abbia effetti pregiudizievoli sullo stato di conservazione dalla specie. E che ogni esemplare vivo sia spedito in modo da ridurre al minimo il rischio di lesioni, danno alla salute e maltrattamento.

Sono 30 le dogane italiane abilitate all’attività di controllo sul traffico di animali e vegetali minacciati. Ad esse si aggiungono otto uffici doganali frontalieri specializzati sui controlli ai legnami tropicali.

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