Itinerari

Sui sentieri del Comelico, dove si cammina ai piedi di vette magnifiche

Lunga escursione al Passo della Sentinella, passando dallo storico rifugio Berti al Popera. Per immergersi nella storia in un angolo fantastico delle Dolomiti

Le Dolomiti di Sesto tra le province di Belluno e Bolzano comprendono una serie di vette ben note a tutti tra cui le famosissime Tre Cime di Lavaredo. Al di là dell’iconografia ufficiale tutto il gruppo fa parte di uno dei comprensori alpini più affascinanti sia per lo scalatore che per il semplice escursionista. La zona veneta delle Dolomiti del Comelico-Auronzo-Sesto e in particolare il sottogruppo del Popera merita senza dubbio una visita approfondita anche per immergersi nelle vicende storiche della Prima Guerra Mondiale, che vedono ancora oggi numerose costruzioni militari, trincee e fortificazioni ancora visitabili. La data del 16 aprile 1916 segnò in zona la conquista del Passo della Sentinella da parte dei così denominati “mascabroni”, alpini un po’ brontoloni ma tenaci e arditi come pochi.

L’itinerario: al Rifugio Berti e al Passo della Sentinella

Partenza: Rifugio Lunell (1568 m), località Selvapiana, Comelico Superiore (BL)
Punto d’appoggio: Rifugio Berti (1950 m)
Arrivo: Passo della Sentinella (2717 m)
Dislivello: 1149 m
Durata: 5 ore solo salita (8.30 ore,a/r)
Difficoltà: EE

La prima parte dell’itinerario porta allo storico Rifugio Berti al Popera, dedicato al grande alpinista Antonio Berti “Cantore delle Crode”, inaugurato nel 1962 nel Vallon Popera a quota 1950 m.

Dalla statale che sale al Passo di Monte Croce Comelico si raggiungono le Terme di Valgrande e il rifugio Lunelli (1568 m), dov’è un ampio posteggio a pagamento (10 euro). Ad agosto funziona anche una navetta (3 euro) dal posteggio delle Terme al rifugio Lunelli. Uno storico sentiero, in parte franato, sale in circa un’ora al Berti (0435 67155 – 0435 366104 info@rifugioberti.it ). Dal rifugio partono numerose vie, ma volendo visitare i resti delle fortificazioni militari uno dei possibili trekking è quello al Passo della Sentinella.

Sempre sul sentiero 101 si prosegue dal Rifugio Berti verso il laghetto del Vallon Popera (2142 m), da qui si attaccano i ghiaioni dell’ex ghiacciaio su cui ammirare le sgargianti fioriture della flora alpina, circondati dalle maestose pareti del Monte Popera e Cima Undici. Continuando lungo i macereti si raggiunge il Passo della Sentinella a 2717 metri di quota.

Per il rientro al rifugio lungo la discesa prima della cresta della morena meglio imboccare a sinistra il sentiero segnato a bolli rossi che si ricongiunge col sentiero 101 nei pressi del laghetto Vallon Popera (percorso meno impegnativo di quello della salita). 

Attenzione! Da qualche settimana, all’inizio del sentiero 101 e presso il rifugio Berti, dei cartelli del CAI Val Comelico segnalano che poco prima del Passo della Sentinella il sentiero è franato, ed è quindi “sconsigliatissimo”. Non ci sono problemi, invece, per raggiungere l’inizio della ferrata Zandonella.

L’alternativa facile: trincee e gallerie militari del Vallon Popera

Una seconda possibilità è offerta dall’anello del Vallon Popera che parte sempre dal Rifugio Berti seguendo il sentiero 122 fino all’ex rifugio Olivo Sala (2094 m), già comando delle truppe di Vallon Popera durante la Prima Guerra Mondiale, raggiungibile in 30 minuti. Da qui si prosegue per il Belvedere del Creston Popera dove si è circondati dalle vette dei Campanili di Popera, del Monte Popera, della Croda Rossa, la Pala e del Triangolo di Popera. Si continua sul Creston Popera attraversando numerose trincee della Prima Guerra Mondiale fino alla Croda Sora i Colesei segnata da una croce lignea (2303 m), punto panoramico sulla Val Comelico, Val Pusteria e Alpi austriache (60 minuti). Si avanza per la forcella Popera (2298 m; segnavia 122,  altri 20 minuti). Qui meritano una visita le gallerie della Grande Guerra con osservatorio sulla Val Pusteria. In discesa per il sentiero che passa sotto il Triangolo di Popera, si raggiunge il bivio a quota 2105 dove, a destra per il sentiero 124, si passa accanto al piccolo laghetto Popera (2142 m, 35 minuti). Da qui il rientro al Rifugio Berti è breve in circa mezz’ora sempre sul sentiero 101.

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