Itinerari

Cinque sentieri facili in Val Gardena

La valle degli scultori e del legno è sorvegliata da una straordinaria montagna. Il Sassolungo, Langkofel in tedesco, Saslong per chi parla in ladino, è una delle cime più imponenti delle Dolomiti e delle Alpi. La vetta, 3189 metri, precipita verso il Passo Sella con la gigantesca parete Nord, percorsa da vie di eccezionale difficoltà. Fanno corona al gigante cime imponenti come la Punta Grohmann, il Dente del Sassolungo e il Sassopiatto.

Da oltre un secolo l’alpinismo, l’escursionismo e lo sci hanno fatto della Val Gardena una delle mete più apprezzate delle Alpi. Ma qui le tradizioni, e soprattutto l’artigianato del legno, hanno conservato uno spazio importante. Da quattro secoli gli artisti gardenesi lavorano cirmolo, noce, castagno e tiglio. In passato si producevano soprattutto giocattoli, poi l’arte sacra ha preso il sopravvento. Nel Settecento gli intagliatori gardenesi hanno lavorato anche in Russia. Oggi la valle ospita centinaia di atelier e di fabbriche, e la lavorazione artistica del legno è rimasta parte dell’identità della valle. 

Stretta e severa, a portata di mano da Chiusa e dall’Autostrada del Brennero, la Val Gardena dà accesso anche alle Odle, affacciate sulle piste da sci del Col Raiser, e al Sella dove s’incontrano Alto Adige, Trentino e Veneto. Il contrasto tra le rocce, i prati, i boschi e le architetture tradizionali, insieme alla capacità imprenditoriale dei Ladini, ha fatto della Val Gardena una meta apprezzata nel mondo.  Da Ortisei, da Santa Cristina e da Selva si parte per comode passeggiate, per itinerari più faticosi e più lunghi, e per vie ferrate e altri percorsi impegnativi. Gli impianti di risalita consentono di limitare i dislivelli. 

Il Giro del Sassolungo

(dislivello 150 m in salita, 670 m in discesa, 3.15 ore, E)

L’anello intorno al Sassolungo permette di apprezzare ambienti diversi tra loro. Dopo aver percorso in discesa un selvaggio vallone roccioso si tocca il rifugio Vicenza, ci si affaccia sull’Alpe di Siusi e sulla Val Gardena, poi si torna a Passo Sella ai piedi della imponente parete Nord del Sassolungo, tra boschi e piste da sci. 

La base (2180 m) dell’ovovia per la Forcella del Sassolungo è circa un chilometro prima di Passo Sella, alle spalle del Passo Sella Mountain Resort. L’impianto conduce alla Forcella (2681 m), dov’è il rifugio Toni Demetz. La salita a piedi è faticosa e sconsigliata. 

Oltre il valico un sentiero, indicato (segnavia 525) scende in uno spettacolare ambiente roccioso, si abbassa a zig zag, e continua con percorso più comodo fino al rifugio Vicenza (Langkofel Hütte, 2253 m). 

Si riparte sul sentiero che traversa il vallone, taglia dei ripidi pendii erbosi, poi raggiunge il crinale del Piz Ciaulònch (o Col de Mesdì, 2080 m), da cui appare la parete Nord. Da qui al rifugio Comici si può scegliere tra un sentiero basso, più comodo (segnavia 526A), e uno più diretto (segnavia senza numero) che taglia i ghiaioni alla base della Nord. Dal rifugio Comici (2153 m) una strada sterrata (segnavia 526 e 528) scavalca un crinale e scende alla Città dei Sassi e al punto di partenza. 

Da Ortisei alla Resciesa

(dislivello 180 m, 2 ore a/r, T) 

Tra le mete più apprezzate della Val Gardena spiccano la vetta della Resciesa (o Rasciesa) di Fuori e il vicino rifugio, riaperto dopo un lungo periodo di abbandono. Entrambi offrono uno straordinario panorama. La passeggiata dall’arrivo della funicolare che sale da Ortisei è pianeggiante ed elementare, anche la salita alla cima è comoda. 

Da Ortisei (Sankt Ulrich, Urtijëi) si sale con la funicolare allo Chalet Resciesa (2093 m). A piedi si imbocca un viottolo lastricato (segnavia 35) che sbuca su una stradina a mezza costa e la segue fino al nuovo rifugio Resciesa (Ratschötz Hütte, 2170 m), ottima meta per una breve passeggiata.

Si riparte per la carrareccia fino alla chiesetta della Santa Croce (Heiligkreuz, 2198 m), affacciata sui salti rocciosi del versante di San Pietro in Valle e Lajon. Un ampio sentiero sale alla vetta della Resciesa di Fuori (Ausser Ratschötz, 2281 m), dove sorge una grande croce di legno. Si torna per la stessa via, dallo Chalet si può raggiungere anche la Malga Saltner-Cason (2060 m).

Da Ortisei a Malga Brogles

(dislivello 470 m, 2.45 ore a/r, T)

La Malga Brogles, belvedere sulle Odle, sorge in Val di Funes. L’itinerario più breve per raggiungerla, però, utilizza gli impianti di risalita di Ortisei fino a Furnes, e prosegue per boschi e pascoli. 

Da Ortisei (Sankt Ulrich, Urtijëi) si sale in cabinovia a Furnes (1725 m). Si segue la strada sterrata che sale verso nord, scavalca un crinale e scende nella valle del Ruf de Cuecenes. 

Si sale per un sentiero sui prati (segnavia 5) e poi in un bosco di pino cembro e larice. Scavalcato il Passo Brogles (Brogles Sattel, 2119 m) si scende alla Malga Brogles (2045 m). Si torna per la stessa via.   

L’Alpe di Cisles e i suoi rifugi

(dislivello 200 m in salita e 690 m in discesa, 3.15 ore a/r, T/E)

I pendii del Secëda, sorvegliati dalle Fermede, sono percorsi d’inverno da panoramiche piste da sci. In estate offrono passeggiate ed escursioni, accessibili anche ai bambini, e spesso fattibili anche in mountain-bike. 

La cabinovia del Col Raiser si raggiunge da Santa Cristina (Sankta Christina, Santa Crestina) o da Selva in Val Gardena (Wolkenstein, Selva). Si sale con l’impianto fino all’Hotel Col Raiser (2107 m), belvedere sulle Odle e il Sassolungo. 

A piedi si scende a una sella, si lascia a destra un sentiero per il rifugio Firenze e si continua per una strada sterrata a mezza costa (segnavia 2). Per prati dominati dalle Odle si continua fino al rifugio Fermeda (2111 m). Si sale a un bivio e poi ai rifugi Daniel (2226 m) e Trojer (2271 m). 

Si riparte in discesa sul sentiero (segnavia 1), che scende a dei fienili e poi al suggestivo laghetto del Lech da Iman (2200 m). Si continua per una strada sterrata, e al primo bivio si devia a sinistra per il viottolo che scende al rifugio Firenze (Regensburger Hütte, 2037 m). 

Si riparte per la strada sterrata (segnavia 1 e 3) che si abbassa nella valle del Ruf da Cisles, dominato dalle rocce della Stevia, da un laghetto si piega a sinistra e si raggiunge il rifugio Juac (1903 metri, 0.45 ore), su un bel prato. Un altro viottolo in discesa (cartello) riporta alla strada sterrata della Val de Cisles. La si segue in discesa, si evita a destra un tratto ripido e scomodo e si torna alla base della cabinovia.        

Dal Passo Gardena al rifugio Puez 

(550 m di dislivello, 4.30 ore a/r, E)

L’altopiano del Puez, e il rifugio omonimo, possono essere raggiunti dalla Val Gardena e dalla Val Badia. Il sentiero dal Passo Gardena ha un dislivello limitato, offre magnifici scorci sul Sassongher e la Vallunga, e attraversa l’altopiano carsico di Crespëina. I saliscendi lo rendono faticoso. Un itinerario più lungo scende verso la Vallunga, e torna al punto di partenza utilizzando la cabinovia Dantercepies.

Dal Passo Gardena (2121 m) si imbocca la strada sterrata che inizia dall’Hotel Cir e sale verso le torri dei Pizzes da Cir. Si prosegue per un sentiero (segnavia 2 e Alta Via n. 2) che costeggia dei massi, tocca la Baita Clark, entra nel Parco Puez-Odle e si alza tra ghiaie, pini mughi e massi. Una prima sella precede il Passo Cir (2469 m). 

Si scende in Val de Chedul, si lascia a sinistra un sentiero per Selva e si risale alla Forcella di Crespëina (2528 m). Si lascia a sinistra un sentiero per il Lago di Crespëina e si scende alla Forcella Ciampei (Somafurcia, 2366 m), dove arriva da destra un itinerario da Colfosco. Si sale in un canalino, e si prosegue sull’orlo dei salti che chiudono la Vallunga fino al terrazzo di pascoli del rifugio Puez (2475 m). Si torna per la stessa via. 

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