Tre sentieri facili e curiosi intorno a Comano Terme, in Trentino
Non solo terme e relax, ma anche passeggiate alla scoperta delle meraviglie naturali e dei tesori gastronomici nell’area del Trentino occidentale sospesa sopra la Valle del Sarca

Borgo medievale tra i boschi sopra la Valle del Sarca e sotto i pendii del Monte Casale, Comano si trova a quota 630 metri ed è quindi adatto davvero a tutti, compresi “piccolissimi” e anziani. Il luogo offre numerose opportunità escursionistiche anche molto semplici lungo sentieri tematici dedicati ai tesori della zona.
Il sentiero dell’acqua
Partenza e arrivo: Ponte Arche (TN)
Lunghezza: 10,2 km
Durata: 3.15 ore
Dislivello: 416 m
Difficoltà: E
Una leggenda narra della Sibilla che guariva i mali della pelle con le magiche acque di Comano. In realtà quest’acqua che sgorga a 27°C è consigliata per curare cute e vie respiratorie, ma è comunque a lei che la località trentina deve la sua fortuna e alla quale dedica un cammino. Il Sentiero dell’acqua si sviluppa in gran parte nella forra del Canyon del Limarò passando anche accanto al fiume Sarca, che scorre nel parco delle Terme di Comano.
Per raggiungere la Forra percorrere in auto la statale 237 per Ponte Arche fino a una piazzola laterale che indica le direzioni San Lorenzo in Banale – Molveno. Da lì parte il cammino verso Villa Banale per poi scendere nuovamente verso il Sarca attraverso strade secondarie immerse nei boschi. La forra è ricca di sculture naturali e giochi di luci, che variano nelle diverse ore della giornata, specialmente nelle giornate di sole.
Il sentiero del latte
Partenza e arrivo: Fiavé (TN)
Lunghezza: 7,3 km
Durata: 2 ore
Dislivello (+) 125 m
Difficoltà: E
Un cammino facile e con pochissimo dislivello alla scoperta dell’economia dei borghi di Fiavé e Favrio, dove i prodotti tipici sono il latte e tutti i suoi derivati. Il sentiero parte a Fiavé e si sviluppa pianeggiante o quasi verso il borgo di Favrio. Durante il tragitto si trovano piccole e grandi stalle ove vengono allevate le mucche che regalano ogni giorno una mungitura, rigogliosi prati verdi, campi di granoturco e boschi, e naturalmente aree di pascolo per gli animali. Naturalmente c’è anche la possibilità di visitare alcune strutture, vedere gli allevatori all’opera sia nella mungitura che nella produzione e acquistare i prodotti tipici locali, latte e latticini. Il giro, ad anello, ritorna al punto di partenza dopo aver costeggiato la riserva naturale della torbiera.
Il sentiero della patata
Partenza e arrivo: Lomaso (TN)
Lunghezza: 7,6 km
Durata: 1. 45 ore
Dislivello: 199 m
Difficoltà: E
La Patata Montagnina viene coltivata su terreni ad un’altitudine compresa tra 500 e 800 metri, presenta una buccia compatta di colore intenso e si presenta ben matura con pasta solida anche dopo diversi mesi di conservazione naturale. Particolarmente buona anche senza alcun condimento, è coltivata nelle campagne di Lomaso. Il sentiero, semplice e panoramico, che celebra questo ortaggio è indicato con segnavia in corten. L’itinerario attraversa la Piana del Lomaso, terra di coltivazione della patata. Da non perdere, l’ultimo fine settimana di ottobre a Campo Lomaso e Dasindo, la tradizionale Festa della Patata.
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