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Rinviato a domani recupero resti del conte Roberti

22 agosto 2005 – Sono stati ritrovati a quota 3.200 metri al Corno di Bedole, in Adamello, i resti del conte Vittorio Roberti di Castelvero. Scomparso su quelle montagne nell’agosto del 1945. Il recupero dei resti è stato rinviato a domani, tempo permettendo.

Alcune ossa, un portamonete, brandelli di una camicia ma soprattutto due gemelli d’oro da polsino con uno stemma nobiliare. Sono questi i resti che probabilmente permetteranno di identificare il conte. Si chiuderebbe così una pagina drammatica della storia della montagna.

Il conte scomparve il 29 agosto di sessant’anni fa. La sua bicicletta fu ritrovata a Bedole e da allora di lui non si ebbe più traccia. Altre ricerche si susseguirono ciclicamente ma sempre senza risultati.

Il ritrovamento è opera di due escursionisti, un veneto e un milanese. Una volta allertati i carabinieri di Carisolo, è stato disposto un sopralluogo non appena le condizioni climatiche, pessime in questi giorni, lo permetteranno.

Se necessario si ricorrerà alla prova del Dna. Anche se l’esame dei gemelli non sembra lasciare dubbi. L’anziano barone Edmondo Schmidt Mueller di Friedberg, cognato di Vittorio Roberti, da Roma non nasconde l’emozione: "Sono pronto a partire per il Trentino e assistere al recupero dei resti", dice.

Ogni anno nel giorno dell’anniversario della scomparsa, nella chiesa di Pinzolo (Madonna di Campiglio – TN) si celebra una messa in ricordo. A lui, nel 1986, è anche stato dedicato il "bivacco Roberti" alla Presanella.

Nella foto: La zona del Corno di Bedole

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