Il giallo dell’estate. Lo yak di Messner ucciso da un orso. O no?
4 agosto 2005 – Il caso rischia di trasformarsi in un giallo. Due giorni fa, aveva destato scalpore la notizia che uno degli yak di Reinhold Messner – una sorta di toro di 700 chili con corna e pelo lungo, che faceva parte di una mandria di una ventina di esemplari importati nel 1985 dal noto alpinista – era stato sbranato da un orso. Povero yak, finito nelle fauci del terribile "grizzlie". Povero Messner, affezionato al suo toro. E povero orso finito su tutti i giornali, con tutti i rischi del caso.
Insomma, la suggestiva storia in stile "lotta per la sopravvivenza" pareva conclusa con le esequie della bestia e l’incriminazione del suo "spietato assassino". Peccato che un quotidiano dell’Alto Adige abbia sentito puzza di bruciato. E avanzato un bel po’ di dubbi.
Il primo: la versione fornita dall’allevatore che aveva in consegna la mandria, dice che lo yak è stato abbattuto sul posto. Ufficialmente perché così ferito da non poter essere trasportato. Ma a quanto pare la diagnosi non sarebbe stata fatta da un veterinario. Che sarebbe intervenuto solo dopo, per consentire di mandare al macello la povera bestia.
Il secondo: Heinrich Haller, direttore del Parco nazionale dell’Engadina ha detto che fra il 25 luglio e il 2 agosto l’orso incriminato è stato costantemente monitorato, e non si sarebbe mosso dal parco. D’altra parte, lo stesso pastore Alois Platter avrebbe dichiarato che quella dell’orso era «solo un’ipotesi».
Terzo: perché mai un orso dovrebbe attaccare un animale di 700 chili? Secondo Messner, che ora si trova in Germania, il toro avrebbe cercato di difendere un vitello, probabilmente il vero obiettivo dell’orso. E nella lotta, bontà sua, avrebbe avuto la peggio.
Sarà. Ma pare che anche al "re degli Ottomila" ora sia venuta qualche perplessità. Tanto che nei prossimi giorni farà un salto in Alto Adige per dare un’occhiata alla pelliccia del "defunto", unica testimonianza della sua misteriosa morte.
Ma, come in ogni giallo che si rispetti, ecco il colpo di scena. Dalla mandria è sparita anche una femmina. Forse scivolata in burrone. O forse uccisa e nascosta dall’orso che, furbo quanto "Napo orso capo", ne avrebbe fatto scorta.
Mamma li orsi!