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Dal Tibet – Shigatse e il monastero di Tashi Gepel

17-06-2005 – I nostri inviati Giampietro, Patrizia e Tona si trovano a Shigatse (Tibet). Fuori dalle rotte turistiche, hanno raggiunto il monastero di Tashi Gepel e ci raccontano della filosofia e delle tradizioni dei monaci. E di come Eco-Himal cerca di dare una mano a conservarle.
monaci"Il viaggio che da Lhasa ci ha condotti a Shigatse si e’ trasformato da un normale itinerario lungo
la principale via di comunicazione in un una vera e propria avventura lungo percorsi alternativi,
che ha richiesto piu’ di dieci ore. Tutte le strade del Tibet sono infatti interessate da "grandiosi"
e frenetici lavori di rinnovamento che devono concludersi entro il primo luglio, data del quarantesimo
anniversario della proclamazione della regione autonoma del Tibet.
  
La citta’ di Shigatse, importante soprattutto per il monastero di Tashilumpo, si e’ trasformata al punto
da essere quasi irriconoscibile, pur essendo passato pochissimo tempo dalla nostra ultima visita.
Seguendo un percorso fuori dalle normali rotte turistiche siamo arrivati al monastero di Tashi Gepel,
antico complesso monastico del tredicesimo secolo distrutto quasi completamente durante la rivoluzione culturale e ricostruito negli anni ’80. Qui risiedono una quarantina di monaci, impegnati a portare avanti la loro tradizione religiosa e a conservare le conoscenze di cui i vecchi sono depositari.
 
Le tradizioni religiose del Tibet sono minacciate dalla modernizzazione, ma tuttora costituiscono un punto di aggregazione importante per i Tibetani. In particolare, i monaci di Tashi Gepel hanno ideato
un corso di filosofia con tre maestri molto preparati, che dovrebbe in futuro venire aperto anche a monaci delle aree circostanti. E’ stato gia’ costruito un locale scuola con l’aiuto di Eco Himal, supportata dalla SAT di Trento e in modo particolare ad alcune sezioni della val di Non, che si
sono impegnate a portare a termine il progetto.
 
La visita a Tashi Gepel e’ stata molto approfondita e fruttuosa, e al termine abbiamo concluso che l’iniziativa e’ valida e degna di essere sostenuta. Riprendera’ domani il nostro viaggio che avra’ come prossima meta l’Ospedale di Tshomer. Prevediamo di raggiungerlo fra tre giorni, ma da lì sarà praticamente impossibile inviare notizie…
Un saluto a tutti."
 
Tona, Patrizia, Giampietro
 

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