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Stefano Ghisolfi e l’elogio delle cadute. Il video

Un nuovo film che mostra come il fallimento faccia parte del gioco quando si tratta di provare progetti di difficoltà estrema come Burden of Dreams, V17, e Silence, 9c

In uno sport come l’arrampicata, non c’è successo senza una bella dose di fallimenti. Si prova e si cade, per un’ora o una stagione intera fino a che un giorno si chiude il progetto. Oppure no. Stefano Ghisolfi, uno degli scalatori più forti al mondo, ha tentato di portare la corda in catena su problemi boulder come Burden of Dreams V17, e sulla via sportiva più dura al mondo, Silence 9c.

La Sportiva ha appena rilasciato un breve film, intitolato Ready to fail, che mostra tutto il processo con cui il climber ha raggiunto questi risultati, costituito in gran parte di fallimenti. Il video offre inoltre una delle migliori visuali sul passo chiave di Silence, gradato V15. La realizzazione di un video incentrato sul fallimento è un grande passo in avanti per il mondo dell’arrampicata, uno sport composto al 99% da cadute, verso la normalizzazione degli up and downs che esistono nella vita di uno sportivo professionista come in quella di qualsiasi amatore.

Di solito una storia inizia come un fallimento. E poi con molti tentativi, giorni oppure anni, arriva il successo. Questa storia è diversa. Quando ho iniziato a dedicarmi alla via e al problema boulder più duri al mondo, sapevo che avevo pochissime chances di successo. Ma per realizzare grandi obiettivi, devi essere disposto a fallire” dice il climber nel film.

Silence e Burden of Dreams

Negli ultimi due anni, Stefano Ghisolfi ha intrapreso molti viaggi nella grotta di Flatanger, in Norvegia, dove si trova la via, per tentare di aggiudicarsi la prima ripetizione di questo itinerario. Si tratta del primo al mondo di questo grado, nonché di una delle vie di cui è più ambita la seconda salita. Il problema boulder Burden of Dreams è invece un progetto più recente: dopo essere riuscito a scalare una riproduzione artificiale del blocco, ha deciso di provarlo nel maggio 2023. Ghisolfi non è uno specialista del boulder, e ha sorpreso molti con i suoi progressi, ed è motivato a tornare per provare ancora.

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