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I Cammini italiani danno i numeri

Dal dossier “Italia, paese di cammini”, da poco presentato da Terre di Mezzo emerge l’impetuosa crescita dei Cammini, non solo spirituali. Ampio il ventaglio delle motivazioni che spinge a intraprendere questi percorsi.

Non solo santi, poeti e allenatori di squadre di calcio. Gli italiani sono sempre più un popolo di camminatori. E’ quanto emerge dal dossier Italia, paese di cammini” presentato nei giorni scorsi alla fiera Fa’ la Cosa Giusta! da Terre di Mezzo Editore. La ricerca si concentra sui Cammini e non comprende quindi escursionisti e frequentatori dei sentieri alpini e alte vie, per esempio, ma offre un quadro molto significativo sia sulla sempre maggiore voglia di itinerari a lunga percorrenza che sull’organizzazione dei Cammini.

Oltre 100 mila credenziali distribuite dal Piemonte alla Sardegna

Nel 2023, per la prima volta le credenziali (i passaporti dei pellegrini) consegnate ai camminatori dai Cammini italiani hanno superato quota 100 mila (101.419), con un incremento del 25 per cento rispetto al 2022 (erano 81.473).

Ancora più sensibile l’aumento dei Testimonium (il documento che viene consegnato o, in alcuni casi, spedito a chi ha completato il Cammino o a chi ha percorso a piedi almeno gli ultimi 100 km): che passano dai 32.756 del 2022 a 57.600 nel 2023. Numeri, tra l’altro parziali, visto che si basano sui dati raccolti da 113 Cammini (sui 138 interpellati) ma più che sufficienti per indicare la tendenza considerando anche che alcune Vie che non registrano i dati.

Un altro dato fotografa la costante crescita dei camminatori in Italia: nel 2017 i Cammini più strutturati che avevano e distribuivano la credenziale erano solo 6 e il totale delle credenziali distribuite era di 17.988.
Tra i percorsi in crescita, sia in base alle credenziali sia in base ai Testimonium spiccano il Cammino di Oropa, il Cammino Materano, il Cammino di San Benedetto, il Cammino di San Jacopo in Toscana, il Cammino minerario di Santa Barbara in Sardegna, le Vie Francigene di Sicilia. 

Più donne che uomini. E il 31% viaggia in solitaria

Terre di mezzo ha anche proposto ai camminatori un questionario online, a cui hanno risposto 2.427 persone, per tracciare una sorta di identikit del frequentatori dei Cammini. Tra risultati più interessanti emerge l’accentuarsi della differenza numerica tra donne (57 %) e uomini (43%). Nel 2018 la situazione era esattamente rovesciata: il 57% dei camminatori erano uomini e il 43% donne.

Il 27%  degli interpellati nel 2023 ha percorso due Cammini; il 24% addirittura tre o più. Un dato che rivela una passione e una tendenza ormai affermate. Il 41% afferma di spendere le proprie vacanze principalmente in Cammino e il 31% di coloro che hanno risposto è partito da solo.

Poi ci sono i “grandi camminatori”: il 12% dichiara di avere camminato nel corso dell’ultimo anno tra i 50 e i 100 giorni, e il 9% addirittura di aver trascorso più di 100 giorni in cammino.
Il 66% percorre tutto il Cammino (magari scegliendone uno breve), il 23% solo alcune tappe, gli altri completano il Cammino in più riprese.

Un camminatore su tre sceglie ancora un Cammino per motivi religiosi o spirituali, le altre ragioni che spingono a partire sono: stare bene, conoscere i territori e la loro cultura, vivere in mezzo alla natura, fare attività fisica.

L’alta stagione dei Cammini in Italia va da aprile a ottobre, con una flessione tra giugno e luglio.
Come detto, il 66 per cento percorre tutto il Cammino (magari scegliendone uno breve), il 23 per cento solo alcune tappe. Il 9 per cento completa il Cammino in più riprese.
La stima complessiva indica che almeno 148 mila persone si sono messe in Cammino nel 2023 (rispetto alle 123 mila dell’anno precedente) le quali hanno generato un indotto di almeno 1 milione 350 mila pernottamenti. Il 47 per cento ha speso per ogni giorno di Cammino una somma superiore ai 40/50 euro.

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