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Allerta valanghe: pericolo di grado 3 e 4 su quasi tutte le Alpi. Meglio rimandare l’escursione programmata

Tanta neve nuova e le precipitazioni continueranno almeno per qualche giorno. Aineva e professionisti della montagna raccomandano la massima prudenza. Se per qualche giorno si rimane a casa non succede nulla di grave

L’abbiamo tanto attesa, ma alla fine la neve è arrivata. Abbondante e praticamente ovunque. Tutto molto bello, se non fosse per il fortissimo pericolo di valanghe. E’, per esempio, dello scorso fine settimana la tragedia che è costata la vita a quattro skialper sulle montagne del Massiccio Centrale, in Francia.

Ma anche da noi la situazione dei pendii è di grande instabilità. Non a caso alcuni rifugi normalmente frequentati da scialpinisti e ciaspolatori hanno deciso di rimanere chiusi fino a quando la neve non si sarà assestata. In questo modo si cerca di limitare la frequentazione della montagna  almeno per qualche giorno.

Del resto i bollettini diffusi due volte al giorno da Aineva non lasciano spazio a interpretazioni: il grado di pericolo 3 (marcato) è pressocché ovunque, ma per intere aree e vallate sono l’allarme è ancora maggiore: pericolo 4 (forte). Meglio pazientare e rimanere a casa.

Consultare il sito di Aineva è dunque la prima mossa da fare, con l’avvertenza che le informazioni vengono aggiornate almeno due volte al giorno:  non è detto quindi che se al mattino le indicazioni erano rassicuranti, lo stesso valga poche ore dopo.

La scala dei gradi di pericolo, per quanto dettagliata, va valutata con attenzione. Se dovrebbe essere chiaro a tutti che con i gradi 4 e 5 non ci si deve avventurare da nessuna parte, altrettanto non si può dire del grado 3, che molti sottovalutano interpretandolo a piacere secondo i propri desideri. Le statistiche rivelano che il maggior numero di incidenti si registra proprio su pendii contrassegnati quel giorno dal grado di pericolo 3 (e perfino 2).

Quindi, a buon intenditor… Certamente, le condizioni della neve possono variare di molto anche nella stessa vallata o sulla stessa montagna, ma se non si conosce alla perfezione la meta prescelta per l’escursione e non si riesce proprio a rimanere a casa, è di vitale importanza informarsi rivolgendosi a persone qualificate che abitano in loco.

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