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Due denunce per l’autore dell’inseguimento al lupo sulle piste della Val di Fiemme

Ignoranza e voglia di compiacere sui social non portano bene: l’autore delle sconcertanti immagini rischia fino a 18 mesi di carcere

Il video del lupo inseguito sulle piste da sci di Pampeago, in Trentino, e poi schiantatosi contro le protezioni a bordo tracciato, è diventato virale nel giro di poche ore. Le immagini non lasciano spazio alla fantasia. L’animale viene dapprima avvistato e inquadrato dalla bodycam (o dall’iphone) dell’uomo che poi si lancia al suo inseguimento per catturare immagini ravvicinate. Impaurito il lupo fugge senza preoccuparsi di guardare dove sta andando e finisce per andare a sbattere rovinosamente contro le reti che delimitano la piste. Fine del video. “La salute del lupo non interessa, molto meglio fare il pieno di clic sui miei social”, deve aver pensato l’estemporaneo cineasta.

Non è andata però come lui si aspettava. Quelle immagini non hanno solamente suscitato lo sdegno di tutti coloro che hanno a cuore la sorte dei selvatici. L’Enpa (Ente nazionale protezione animali) ha infatti presentato alla Procura di Trento una denuncia contro ignoti per maltrattamento di animali e uccisione di animali ai sensi degli articoli 544 ter e 544 bis del Codice penale.

Ci appelliamo al Corpo Forestale del Trentino affinché sia fatto il possibile per trovare l’animale e sincerarsi delle sue condizioni, assicurando che gli siano fornite tutte le cure necessarie“, dichiara innanzitutto l’Enpa in una nota, aggiungendo “Quanto accaduto in Val di Fiemme non è purtroppo un episodio isolato. Sono ormai numerosissimi i casi di animali selvatici, lupi e orsi soprattutto, inseguiti da automobili, foraggiati o attirati per scattare selfie, uccisi con trappole, presi a fucilate.

E’ evidente che, proprio a causa dei nostri comportamenti scellerati, siamo noi a costituire un pericolo per i selvatici e non loro per noi. Per questo è fondamentale che non venga assolutamente declassato il livello di protezione accordato a queste specie dalle norme nazionali ed europee. E che venga fermato ogni tentativo della PAT di autorizzare per legge gli spari contro orsi e lupi”. Analoga denuncia è stata successivamente presentata dal Codacons.

Se individuato l’autore del filmato rischia una condanna per maltrattamento di animali (reclusione da 3 a 18 mesi, o multa da 5 mila a 30 mila euro) e se l’animale dovesse morire a causa delle ferite riportate nell’impatto, l’inseguitore potrebbe essere condannato anche per uccisione di animali (reclusione da 4 a 24 mesi).

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