Kevin Lindlau colleziona super salite di dry tooling sulle Dolomiti
In un recente viaggio in Italia, il climber statunitense si è portato a casa la prima ripetizione di Aletheia, D16, e varie altre salite di rilievo nella zona della Marmolada
Il 24 gennaio, durante un viaggio in Italia, lo statunitense Kevin Lindlau ha realizzato la seconda salita di Aletheia, una delle più difficili vie di dry tooling al mondo. Si tratta di una prima volta storica per questo sport, in quanto non era mai stata ripetuta una via gradata D16, con la conferma della valutazione. La linea si trova nella falesia di Tomorrow’s World, il tempio del dry tooling mondiale, ai piedi della Marmolada.
Aletheia è un monotiro di 60 metri aperto da Matteo Pilon, con 40 rinvii e oltre 300 ‘figure 4s’, la tecnica di arrampicata che si esegue incastrando una gamba al di sopra del braccio opposto, mentre si è appesi alle piccozze.
Lindlau è venuto a conoscenza dell’esistenza di Aletheia due anni fa, quando lavorava ad un altro suo progetto: A Line Above the Sky, D5, sempre in Dolomiti. “Mi sono subito entusiasmato” ha scritto lo statunitense. “La via era impressionante, ed era impensabile anche solo pensare di scalarla per me allora. Sono andato via con la coda tra le gambe, non immaginando che avrei dedicato così tanto tempo della mia vita a lavorare su questa linea immensa”.
Nell’autunno 2023, Lindlau è tornato sul posto, e ha passato cinque settimane sotto la pioggia ad effettuare tentativi su Aletheia con la corda dall’alto. “Quando mi restavano solo cinque giorni in Italia, ho iniziato a provare a chiuderla davvero, ma sono caduto sei movimenti sotto la catena proprio l’ultimo giorno. I miei mignoli non avevano più pelle a causa dello sforzo, ci sono volute settimane affinché fossero migliorati abbastanza da ricominciare ad allenarmi”.
Una volta a casa, in Montana, Lindlau ha focalizzato tutti i suoi allenamenti proprio su Aletheia.
“Mi sono dedicato completamente alla via. La sera prima di andare a letto la ripassavo per intero, visualizzando me stesso portare la corda in catena quando sarei tornato”. E così è stato: Lindlau ha chiuso Aletheia al secondo giorno del viaggio in Italia.
Altre salite a ‘Tomorrow’s World’
Non contento, Lindlau ha deciso di sfruttare i restanti 10 giorni in Dolomiti per dedicarsi ad altre salite nella grotta di Tomorrow’s World. È riuscito infatti a chiudere War Without End (D15) e Parallel World (D15+).
Quest’ultima via, anch’essa di Matteo Pilon, era stata inizialmente gradata D16 da Darek Sokolowski. Il grado era però stato abbassato a D15+ da Kwon YoungHye, dopo un’impressionante ripetizione flash.
“Dopo aver chiuso Parallel World, sono sicuro che Aletheia meriti il grado successivo di D16, è infatti una prova di resistenza molto più dura. Le due vie hanno stili diversi, anche se mi sembra che la maggior parte dei movimenti di Parallel World sia più facile. Inoltre, si hanno molti appoggi di riposo per i piedi, mentre su Aletehia sono pochissimi” ha commentato Lindlau.
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“Ero preoccupato che avendo solo 12 giorni per scalare in questo viaggio, non avrei avuto abbastanza tempo per chiudere il mio progetto. Sono così contento di essere riuscito a salire Aletheia al secondo giorno, e di essere potuto tornare su alcuni progetti lasciati a metà a Tomorrow’s World!” ha scritto Lindlau, che è dovuto scappare dalle Dolomiti per occuparsi degli impegni di casa: insegnare al Michigan Ice Fest, e competere agli UIAA Ice Climbing World Championships in Canada.
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