Climbing for a reason sbarca in Angola
Il progetto che utilizza l’arrampicata come mezzo di promozione sociale in varie parti del mondo, per il 2024 ha scelto di operare nel paese africano. Dove si trovano pareti spettacolari
Climbing for a Reason è un’associazione che mira a diffondere l’arrampicata nelle zone svantaggiate del mondo. Il progetto, che ha già ottenuto notevoli risultati positivi, ha lo scopo di trasmettere alle comunità locali non solo una motivazione ma anche uno stile di vita.
Dopo il primo intervento in Suriname nel 2020, sul quale presto verrà pubblicato un film, Climbing for a reason non si è più fermato spostandosi nel 2021 nella valle di Khumbu (Nepal) e nel 2022 nello Shigar (Pakistan). In quest’ultimo progetto è stato coinvolto anche l’alpinista cileno Pablo Mohr, scomparso sul K2 lo stesso anno, a cui l’associazione ha dedicato il film.
L’ultimo progetto è stato realizzato in Tanzania, in un orfanotrofio di Musoma. Per i bambini ospitati nella struttura, l’arrampicata ha portato una ventata di allegria. Inoltre, ha contribuito al miglioramento della loro qualità di vita grazie alle donazioni di volontari e climber che hanno partecipato al progetto.
Per il 2024, l’associazione ha scelto come obiettivo le pareti vergini dell’Angola. Lo schema d’azione è semplice: Climbing for a Reason costruisce una parete artificiale di arrampicata in una scuola o luogo pubblico della località scelta, oltre a mettere in sicurezza un’area per l’arrampicata su roccia. In seguito, organizza lezioni per insegnare i rudimenti della scalata ai principianti, e dona tutta l’attrezzatura necessaria per permettere alla comunità di continuare a praticare l’arrampicata in futuro, ed utilizzarla come uno strumento dell’economia locale.
In Angola, l’obiettivo è di sviluppare almeno tre settori di scalata sportiva, nelle zone di Conda, Sumbe, Pedras negras e Northern Bengo. Qui “si trovano paesaggi impressionanti, con formazioni rocciose alte più di 200 metri composte da granito di altissima qualità, calcare e conglomerato. Tutte non attrezzate e tantomeno scalate e utilizzate dai locali”.
Un obiettivo in più
Quest’anno il progetto ha un obiettivo in più. L’ha raccontato Lucho Birkner, principale promotore dell’associazione insieme a Mateo Barrenengoa, a Desnivel.com.
“Vogliamo portare alcuni bambini dell’orfanotrofio della Tanzania in Angola, e che siano loro stessi a motivare i loro coetanei. Così, i bambini di Musoma potranno vivere il loro primo viaggio fuori dal loro Paese grazie all’arrampicata. Allo stesso tempo, potranno contagiare alla pratica di questo sport altri bambini che hanno la fortuna di essere nati così vicino a delle rocce così belle, e di cui tuttavia non hanno potuto approfittare a causa della scarsa conoscenza di questo sport e delle poche risorse per praticarlo”.
Climbing for a reason è un’organizzazione senza scopo di lucro, che si basa sulle donazioni. Per il progetto in Angola è stato aperto un crowdfunding, a cui si può contribuire cliccando qui.