Rifugi

La Capanna Carrel trasloca. Di poche decine di metri

Lo storico nido d’aquila da cui si spicca l’ultimo balzo per raggiungere la vetta del Cervino sarà demolito e ricostruito in posizione al riparo dalla caduta di pietre. Riapertura ipotizzata per l’estate 2024

Ora è ufficiale. La Capanna Carrel, ultimo avamposto prima della vetta del Cervino sarà demolita e ricostruita a poche decine di metri di distanza rispetto all’attuale posizione. La decisione è stata presa ieri dalla Giunta regionale della Valle d’Aosta, dopo aver definito la ripartizione delle risorse del Fondo Nazionale per la montagna destinando all’opera poco più di 1,8 milioni di euro.

La necessità dell’intervento, di cui peraltro si parla da tempo, è stata sottolineata dall’assessore regionale con deleghe sulle politiche della montagna Luciano Caveri: “Lo spostamento è motivato dal fatto che gli accertamenti effettuati con speciali software  e diverse simulazioni hanno evidenziato che l’attuale struttura è soggetta a caduta di pietre per lo sbriciolamento delle rocce sovrastanti dovuto al cambiamento climatico“. Le stesse ricerche hanno evidenziato che non c’è mai stato il permafrost sulle rocce intorno alla Capanna e che il rischio deriva esclusivamente dall’instabilità del versante a monte. Caveri ha poi aggiunto che le conseguenze dei cambiamenti climatici obbligheranno a condurre accertamenti per diversi altri rifugi della Valle d’Aosta. Intanto si procede sulla Capanna Carrel che, secondo le intenzioni, dopo il “trasloco” dovrebbe iniziare la sua nuova vita nell’estate 2024.

Nella stessa giornata è stato annunciato l’avvio della riqualificazione della poderale sterrata che collega Brusson e Gressoney-Saint-Jean, passando per il Col Ranzola. A questo intervento sono stati destinati ben 3 milioni di euro, sempre provenienti dal Fondo Nazionale per la montagna.

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