Tre itinerari di scialpinismo nelle valli bergamasche per iniziare bene la stagione
Salite semplici o di medio impegno per riprendere confidenza con le pelli di foca in tre diverse vallate delle Orobie
Grazie alle prime nevicate la stagione dello skialp è iniziata. Per togliere la ruggine da lamine e muscoli ci si può dirigere verso le Orobie bergamasche, dove le opportunità di divertimento con le pelli sotto gli sci non mancano. Ecco quindi tre itinerari scialpinistici di facile e media difficoltà per aprire le danze.
Val Brembana – Lago Moro da Foppolo
Itinerario semplice, adatto anche a chi non è molto allenato oppure è alle prime armi e ha poca dimestichezza con sci e pelli. Da Foppolo (1600 metri circa), si sale lungo il tracciato dedicato a scialpinisti e ciaspolatori che costeggia le piste da sci. Una volta arrivati al rifugio Montebello (alla fine del secondo troncone della seggiovia) proseguire in direzione Lago Moro (2235 m). L’agevole traverso che, quasi senza dislivello, conduce fino alla conca ove si trova lo specchio d’acqua potrebbe essere rischioso immediatamente dopo nevicate particolarmente abbondanti, per questa ragione è fondamentale accertarsi che sia in condizione. Dal Lago Moro è possibile, per chi è in forma e vuole alzare l’asticella, proseguire fino alla cima del Corno Stella (2621 m) oppure verso il Passo di Valcervia (2319 m). La discesa segue la via di salita fino al rifugio; da qui è possibile prendere direttamente le piste da sci.
Val Seriana – Timogno da Spiazzi di Gromo
La salita al Timogno da Spiazzi di Gromo (1600 metri) è la “palestra degli skialper” della provincia di Bergamo, ed è frequentata anche nelle serate in settimana in cui il rifugio Vodala (punto d’appoggio posto sulle piste da sci, circa a metà salita) rimane aperto appositamente per gli scialpinisti e i ciaspolatori, che possono affrontare l’ascesa, con le loro frontali accese, anche lungo le piste. Quando gli impianti di risalita sono in funzione, invece, è obbligatorio sfruttare il tracciato scialpinistico che prende il via dalla partenza della seggiovia Vodala. Da qui, tenendo la sinistra, si imbocca l’itinerario nel bosco che affianca la pista da sci fino al rifugio. Quindi si prosegue per un breve tratto nel bosco fino ad attaccare l’ampio pendio che conduce alla cima a quota 2099 metri. La discesa segue la via di salita fino al Vodala, poi sulle piste da sci.
Val di Scalve – Ferrante (o Ferrantino) da Colere
Grande classica di inizio stagione in Val di Scalve, ancora meglio se fatta prima dell’apertura delle piste da sci. Itinerario abbastanza logico e senza particolari pericoli a meno che, una volta raggiunta la cima del Ferrantino, non si voglia raggiungere il più impegnativo Ferrante (2427 m): in tal caso meglio infilare i ramponi nello zaino, potrebbero tornare utili in caso di neve molto dura o ghiaccio. Lasciare l’auto nel parcheggio degli impianti e, da località Carbonera, seguire le piste fino alla stazione intermedia della seggiovia (con un buon innevamento si può prendere anche il tracciato che sale per il bosco). Da questo punto attraverso facili avvallamenti a destra delle piste si punta il monte Ferrantino. L’attacco al Ferrantino si trova a ridosso della funivia che porta in cima alle piste: da qui si segue la visibile dorsale che conduce fino a quota 2300 metri circa.
Articolo già pubblicato. Aggiornato dalla redazione di Montagna.tv il 13 dicembre 2024
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