Itinerari

Trekking alle Torri del Paine. Come organizzarsi

Inizia tra poco la stagione migliore per visitare il Parco nazionale cileno punteggiato dalle spettacolari guglie di granito. I consigli pratici di chi ci è andato di recente

Si avvicina la stagione dei trekking nell’Emisfero Sud. Tra i più affascinanti sono quelli che si possono svolgere all’interno del Parco Nazionale delle Torres del Paine a poche ore di bus dalla cittadina cilena di Puerto Natales. Paesaggi incantevoli, fatti di guglie, lagune cristalline e ghiacciai sono il contorno ad un trekking molto frequentato dagli escursionisti di tutto il mondo.

Il parco delle Torres del Paine, istituito nel 1959, occupa un’area di 2.420 chilometri quadrati, ed è stato dichiarato dall’Unesco Riserva Mondiale della Biosfera nel 1978. Nel 2013 il National Geographic l’ha classificato quinto posto più bello al mondo.

Il classico trekking che si svolge presso il parco è il cosiddetto “circuito W” (5-6 giorni), dovuto alla forma del suo itinerario. C’è anche un day hiking di 1-2 giorni che permette l’arrivo alla base delle magnifiche guglie di granito soggiornando al Campamento Torres per svegliarsi all’alba e raggiungere il mirador prima degli altri. E per chi ha più tempo ecco il circuito “O”, più lungo (130 km) e selvaggio che richiede una decina di giorni per completarlo.
Sono itinerari tecnicamente alla portata di tutti, non servono particolari competenze alpinistiche, il terreno è facile, il percorso è ben segnalato. Necessita, però, di uno zaino “pesante” perché le strutture ricettive sono poche e non reggono l’importante affluenza turistica che genera la bellezza del posto.

Come arrivare

La cittadina di Puerto Natales nel sud del Cile è la base per visitare il parco Nazionale di Torres del Paine. È facilmente raggiungibile con voli diretti da Santiago del Cile o in Autubus da Punta Arenas (Chi) o El Calafate (Arg). Arrivano pure traghetti di lunga tratta da Caleta Tortel (Cafayate – Chi) o Puerto Montt.

La ricettività alberghiera è ottima con molti Hostal e l’offerta culinaria abbondante. A Puerto Natales ci sono supermercati, negozi di montagna e tutto il necessario per affrontare due settimane all’interno del Parco. Infatti, è anche possibile affittare il necessario (tenda, sacco a pelo e fornelletto) per compiere i circuiti scelti anche in autonomia. È anche possibile contattare un’agenzia che pensa a tutto – pure alla guida -, proporre attività extra e maggiori comodità.

Autobus giornalieri (più corse al giorno) partono verso l’ingresso del Parco presso laguna Amarga. Da lì, pagato il biglietto di entrata (circa 22€ al giorno, prenotate anche sul sito internet), è possibile iniziare a camminare direttamente verso il Mirador della Torres (1 giorno, 18 km) o iniziare il circuito “O” che si può svolgere solo in senso antiorario. Per chi effettua il più famoso percorso “W” una navetta gratuita conduce fino a Pudeto da dove parte l’imbarcazione (a pagamento circa 22 €) che attraversa lo splendido Lago Pehoe per attraccare a Paine Grande da dove comincia il trekking lungo 75km.

I rifugi. D’obbligo prenotare con molto anticipo

Il trekking si può affrontare sia con la propria tenda sia appoggiandosi a dei rifugi per la notte. Per dormire al chiuso è necessario prenotare i rifugi/accampamenti con largo anticipo specialmente nei mesi da dicembre a marzo con l’alta stagione. Molte volte due mesi di anticipo possono non bastare, specialmente nel Percorso W.
I rifugi e gli accampamenti sono gestiti da due compagnie private. Vertice Patagonia si occupa dei rifugi Dickson, Perros, Grey e Paine Grande. Mentre Fantastico Sur gestisce i rifugi Cuernos, Central, Chileno e Seron. Le prenotazioni si effettuano presso i rispettivi siti internet.

Se avete con voi la tenda è opportuno prenotare ma anche se tutto pieno un posto si trova. Non è possibile piantare la tenda al di fuori degli accampamenti o accendere fuochi.

Cosa portarsi

La Patagonia, come noto, è caratterizzata da venti forti e tempo instabile. Il Parco è aperto tutto l’anno ma è opportuno andare solo nell’alta stagione – da dicembre a marzo – quando le giornate sono molte lunghe e le temperature si aggirano intorno ai 20 gradi di giorno. E’ possibile comunque imbattersi in qualche pioggia. Il consiglio è vestirsi a strati e portarsi anche un pantalone corto. Non servono calzature particolari va bene anche una semplice scarpa da trekking bassa. Non ci sono molti Sassi. Indispensabile portarsi denaro contante visto che le Carte di credito/debito spesso non vengono accettate.

La copertura telefonica/internet pure è molto scarsa ma comunque c’è la possibilità di affidarsi ai rifugi per una connessione a pagamento. La possibilità di lavarsi è poca. Non ci sono molte docce e l’acqua è normalmente fredda. Per il cibo si fa normalmente affidamento al proprio fornelletto e la spesa fatta a Puerto Natales. Tuttavia è possibile comprare genere alimentari (a prezzi più elevati) presso i rifugi dotati di minimarket oltre che in piccoli ristoranti. L’acqua è abbondante sia presso i rifugi che durante le numerose cascate dove è possibile rifornirsi.

Vietato abbandonare la spazzatura e non è possibile portare cani ed altri animali.

Gli highlights

Torres del Paine. Tre splendide formazioni di granito che si ergono tra il verde intenso dei boschi e la brulla steppa patagonica. Sono il vero obiettivo del trekking e si ammirano meglio dal mirador che si raggiunge dopo 2 ore di ripida ascesa. Sono la Torre Sur, Torre Central, Torre Norte. La Torre Nord è stata salita per la prima volta dalla spedizione italiana guidata da Guido Monzino nel 1957. La Torre Centrale dagli alpinisti britannici Chris Bonington e Don Whillans nel gennaio del 1963. Un’altra spedizione italiana ha effettuato la prima salita delle Torre Sud (la vetta più alta) nel febbraio 1963.

Los Cuernos, due picchi a punta coronati da ghiacciai, appartenenti al Campo de Hielo Patagonico Sur (la maggiore riserva d’acqua dolce del Sudamerica), e circondati da laghi e vallate.

Glaciar Grey ed l’omonimo lago. Da visitare in battello o con una gita in kayak in mezzo agli iceberg. Possibile entrare dentro la morena con guida e tour organizzati.

La fauna. Oltre al famoso puma che tutti sperano di incontrare (ma meglio non contarci troppo, è difficilissimo avvistarne uno), nel Parco vivono vigogne, nandù, condor, fenicotteri e tantissime altre specie di uccelli e animali selvatici.
Le acque della laguna Armanda, del lago Sermiento e del Lago Pehoe. La Cascata del Salto Grande con i suoi stupendi fiori rossi i c.d. fire-bush cileno. La Cueva del Milodon: le grotte del Milodon si trovano poco fuori Puerto Natales al di fuori quindi del PN Torres del Paine.

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