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Cervino chiuso per frane

Ancora una volta dalla Gran Becca si sono staccate frane imponenti. Nessun danno alle persone, ma le guide sospendono le salite anche dalla via normale

Due frane di notevoli dimensioni hanno interessato altrettanti versanti del Cervino nella mattina di domenica 10 settembre.

Il primo crollo è avvenuto sulla parete sud. Poco dopo si è verificato dopo un secondo distacco sul versante svizzero, nella zona della Cresta di Zmutt.

Per fortuna nessuna persona è rimasta coinvolta come appurato dalle Guide alpine che già si trovavano sulla Cresta del Leone al momento del crollo. Fatti probabilmente causati dalle alte temperature: durante il weekend, infatti, lo zero termico si era assestato intorno ai 4800 metri.

In via precauzionale la Società Guide del Cervino ha deciso di sospendere le ascensioni alla vetta per i prossimi giorni. “Dati i due crolli di domenica mattina abbiamo deciso di sospendere le salite alla normale”, spiega Laurent Nicoletta, presidente della Società, che aggiunge. “Adesso è previsto qualche giorno di brutto tempo. Aspettiamo che passi la perturbazione e poi decidiamo se riprendere l’attività sul Cervino.”

Nicoletta era tra le guide impegnate nella discesa al momento del crollo. “Le condizioni erano buone, non come l’anno scorso.” Nell’agosto 2022, infatti, un’altra frana aveva interessato il versante italiano del Cervino. In quella occasione l’allora sindaco di Valtournenche, Jean Antoine Maquignaz, aveva firmato un’ordinanza di chiusura immediata e temporanea della via normale italiana. Al momento, invece, non vi sono ordinanze sindacali di chiusura.

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